Atomizzatore a spalla: recensioni, opinioni e guida all’acquisto

L’atomizzatore a spalla è un attrezzo molto utilizzato nell’ambito del giardinaggio e dell’agricoltura. Esso, variante “easy”della pompa irroratrice vera e propria, permette infatti di proteggere fiori, frutti e piante dall’attacco di parassiti ed insetti. Ma non è tutto. L’oggetto in esame torna utile anche nel caso in cui sia necessario irrorare la flora con fertilizzanti, concimi e quant’altro in maniera peraltro rapida ed uniforme.

Precisiamo a questo punto però che l’azione della pompa a spalla è sempre molto delicata sulle piante: il getto emesso infatti, pur raggiungendo ogni parte del vegetale, non ne piegherà mai le foglie o i fiori. Le dimensioni compatte del nebulizzatore agricolo permettono inoltre agli utenti di “indossarlo” sulla schiena in modo da facilitarne il trasporto per i campi o per il giardino. L’atomizzatore a spalla, in virtù delle sue dimensioni compatte, ben si adatta infine all’uso in piccoli e medi appezzamenti agricoli.

Migliori atomizzatori a spalla in commercio

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Come funziona un atomizzatore a spalla?

Utilizzare un atomizzatore a spalla non è poi molto complicato. La prima cosa da fare sarà riempire il serbatoio con il prodotto da irrorare sulle piante. Quest’ultimo potrà essere liquido o solido: per la macchina la consistenza del fitofarmaco prescelto non rappresenta un problema. Ad una delle estremità del contenitore in esame è connesso un  tubo, quello che utilizzerete per direzionare il getto. Basterà a questo punto indossare lo zaino-atomizzatore, mirare ed avviare il macchinario.

Ci pare utile precisare che la pompa a spalla si compone anche di spallacci regolabili i quali, ovviamente, vi daranno modo di muovervi per il campo con estrema facilità. Il peso dell’oggetto sarà infatti ben distribuito sul dorso e lo zaino regolato su misura. Approfondiremo comunque l’argomento qualche paragrafo più in là.

Atomizzatore a spalla: come usarlo in tutta sicurezza

L’atomizzatore a spalla non è un attrezzo pericoloso ma è comunque necessario prendere delle precauzioni quando è in uso. La prima cosa che ci interessa qui sottolineare è che questa pompa agricola è davvero molto rumorosa. Dato che l’utente la terrà sempre sulla schiena, e quindi vicina alle orecchie, dovrebbe utilizzare delle protezioni per l’udito ogni qualvolta la macchina sarà in uso. Sì quindi a tappi per le orecchie, paraorecchie o cuffie ben isolanti.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è che la pompa nebulizza nell’aria sostanze potenzialmente pericolose, veleni che sarebbe meglio non inalare. Per questo motivo si suggerisce di non utilizzare l’apparecchio senza aver prima indossato delle mascherine filtranti. Le sostanze di cui sopra poi possono anche essere urticanti. Il suggerimento è quindi quello di proteggersi utilizzando degli occhiali da saldatore (o simili), dei guanti ed una tuta che non lasci parti scoperte.

Atomizzatore a spalla e pompa irroratrice: macchinari agricoli a confronto

In molti tendono ad identificare l’atomizzatore a spalla con la pompa irroratrice e viceversa. A dire il vero le somiglianze tra i due oggetti ci sono e sono evidenti. Tuttavia esistono anche molte differenze: ecco perché ci sembra utile imparare a distinguere una pompa irroratrice da un atomizzatore a spalla. Cominciamo col dire che il principio di funzionamento che anima i due macchinari è molto simile.

Vero è però che la pompa irroratrice ben si presta ad effettuare dei trattamenti mirati su piante ben individuate. Per questo motivo è di solito più utilizzata dai giardinieri che dagli agricoltori. Chiariamoci: anche l’atomizzatore a spalla svolge questa funzione, ma ha di norma una gittata più potente e capace di coprire porzioni più ampie di terreno.

Per tale ragione quindi l’apparecchio è più indicato per la cura delle produzioni agricole. Similari sono invece i sistemi di alimentazione pensati per ciascuno dei due articoli ed i corredi di protezione da utilizzare a macchina operativa.

Atomizzatore a spalla: le varianti

Gli atomizzatori a spalla non sono tutti uguali. Attualmente è possibile reperire in commercio infatti diverse varianti dello stesso prodotto. Iniziamo dal modello manuale. Questo apparecchio ben si presta all’uso per la nebulizzazione di sostanze generalmente non troppo aggressive, poco importa che si tratti di antiparassitari, fertilizzanti o pesticidi. Tale variante meglio si adatta ai piccoli spazi ed ai trattamenti mirati pensati per una pianta anziché l’altra.

Gli atomizzatori a scoppio invece sono discretamente potenti ed hanno una gittata molto più ampia ed avvolgente. Per questo motivo essi sono sicuramente più vicini alle esigenze di chi necessita di trattare ampie zone del giardino o dell’orto. Le pompe a spalla in versione elettrica infine sono pensate per agire anch’esse su grandi metrature e per ridurre le emissioni derivanti dall’uso di miscela.

Le altre varianti di atomizzatore infatti funzionano spesso grazie all’impiego di carburante. A confronto con gli irroratori a miscela inoltre le versioni elettriche del prodotto risultano  molto più semplici e comode da utilizzare.

Atomizzatore a spalla: come scegliere il migliore

Quali sono le caratteristiche che un atomizzatore a spalla deve necessariamente possedere? Quali sono le qualità che distinguono il macchinario di livello da un prodotto dozzinale? Nei prossimi paragrafi vi elencheremo qualche criterio guida da utilizzare all’atto dell’acquisto della vostra prossima pompa a spalla.

L’alimentazione

Abbiamo in qualche modo già accennato al problema, ma adesso vorremmo scendere un po’ più nei particolari. Gli atomizzatori a spalla possono funzionare grazie all’impiego di miscela, di elettricità o di batterie ricaricabili.

Solitamente i prodotti appartenenti alle ultime due categorie si caratterizzano per una maggiore leggerezza e per una più evidente compattezza. Sono infatti sprovvisti di un serbatoio atto a raccogliere il carburante (il quale a sua volta può pesare parecchio) e sono nell’insieme più maneggevoli.

Gli atomizzatori a benzina però sono di norma ritenuti più prestazionali. Le prime due varianti del prodotto inquinano sicuramente di meno ed offrono il vantaggio di poter essere utilizzate senza dover di volta in volta acquistare il carburante. Certo, soprattutto le versioni a batteria, hanno autonomia limitata e vanno quindi lasciate sotto carica prima di iniziare a lavorare in giardino.

Insomma: scegliete in questo caso in funzione delle vostre esigenze e delle vostre abitudini perché in fin dei conti ogni variante porta con sé un ampio bagaglio di vantaggi e svantaggi legati al proprio impiego.

Il serbatoio

Un altro elemento da tenere in considerazione all’atto dell’acquisto è la capacità del serbatoio. I prodotti in commercio vantano una certa differenziazione sotto questo punto di vista. Chiaramente non esiste un serbatoio ideale: dovete quindi optare per l’una o l’altra soluzione in relazione alle vostre caratteristiche fisiche ed alle esigenze del giardino.

Ovvio è che un serbatoio più grande vi permetterà di non tornare di continuo indietro a riempire il contenitore di fertilizzante, diserbante e quant’altro. Ciò vi farà risparmiare del tempo e renderà la vostra attività meno noiosa da portare a termine. Un grosso serbatoio però peserà comunque molto rispetto ad un contenitore più piccolo, cosa che alla lunga si tradurrà in un lavoro un po’ più faticoso. A voi la scelta.

La gittata

Importantissima è anche la discriminante gittata. Di solito questa dovrebbe in qualche modo essere proporzionata alla capacità del serbatoio, ma non si tratta di una vera e propria regola. Orientatevi sempre su un prodotto che abbia perciò una gittata pari o superiore ai 10 metri: soluzioni diverse sono infatti scarsamente prestazionali. Del resto considerate anche che la gittata, almeno nelle macchine migliori, può essere regolata di volta in volta obbedendo quindi ad esigenze estemporanee.

La facilità di impiego

Perché un atomizzatore a spalla sia semplice da utilizzare è necessario tenere conto di diverse variabili. Innanzitutto esso deve essere, nei limiti del possibile, molto leggero. Abbiamo a tal proposito discusso del tipo di alimentazione da preferire e della capienza del serbatoio. Ovviamente però anche il telaio non deve essere di per sé troppo ingombrante o pesante.

Il peso dell’oggetto poi deve sempre potersi ben distribuire sulla schiena. Da qui la necessità di optare per un prodotto dotato di spallacci regolabili e confezionati in tessuti morbidi e traspiranti. Alcune varianti della macchina sono addirittura dotate di tracolla che, a seconda dei casi, rende l’impiego della pompa ancora più semplice.

Attenzione infine a valutare il design dell’atomizzatore a spalla che vi accingete ad acquistare. Optate sempre per qualcosa di ergonomico ed assicurabile sulla schiena in modo da non correre pericoli o da non patire disagi.

Ancora qualche consiglio

Gli atomizzatori a spalla servono in molti casi ad irrorare la vegetazione con fitofarmaci di varia natura. Per quanto questi prodotti siano studiati per un uso agricolo, sono comunque pericolosi. Essi andranno sempre disciolti in acqua secondo dosi e modalità indicate sulle etichette di ciascun fitofarmaco.

Inoltre andranno spruzzati sulle piante secondo criteri di volta in volta stabiliti dall’azienda produttrice. Attenzione quindi a leggere sempre le etichette ed ad attenervi scrupolosamente alle indicazioni qui riportate.

Un altro consiglio: i fitofarmaci che utilizzerete andranno in parte dispersi nell’aria. Questo significa che potranno depositarsi su animali e persone del tutto ignare di quello che sta avvenendo nel vostro orto o nel vostro giardino. State quindi molto attenti a come agite e cercate di adottare un comportamento responsabile nei confronti vostri e di chiunque vi stia intorno. In particolare evitate l’uso di questi prodotti durante le giornate ventose.

Ultimo suggerimento: a volte i fitofarmaci realizzati in laboratorio possono tranquillamente essere sostituiti da miscele home made che sfruttino ingredienti naturali e come tali meno costosi e meno inquinanti o pericolosi. Ci pare d’obbligo consigliarvi perciò di documentatevi sempre prima di comprare degli intrugli chimici: magari potreste anche evitare…