Batteria di pentole a induzione: scegliere la migliore

Una batteria di pentole ad induzione: ecco cosa manca ancora all’appello per poter dire di aver del tutto rimodernato la tua cucina! Il vecchio piano cottura a gas, acquistando i nuovi mobili, avrà infatti lasciato il posto ad un moderno impianto elettrico e le stoviglie un po’ ammaccate che ti porti dietro da una vita potranno finalmente andare in pensione.

Bene, benissimo: ma come sono fatte le pentole ad induzione? Cosa le distingue da tutte le altre varianti in commercio? Lo scopriremo insieme nel corso delle prossime righe.

Migliori batterie di pentole a induzione in commercio

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Cucina ad induzione: di cosa si tratta?

Prima di entrare nel vivo della questione, e quindi di parlare di pentole e padelle, ci sembra giusto spendere qualche parola sulla cucina ad induzione. Questa nuova tecnologia sta conquistando, un po’ alla volta, gli italiani. Tuttavia, un po’ per pigrizia, un po’ per una sorta di naturale diffidenza verso il moderno, i piani cottura a gas restano tuttora i più diffusi nelle nostre case. Ancora per poco ci verrebbe da aggiungere. Ma lasciamo perdere previsioni e pronostici e cerchiamo di capire cosa sia una cucina ad induzione.

La principale differenza esistente tra questa ed altre tecnologie utilizzate nella progettazione dei piani cottura risiede nell’impiego di un campo elettromagnetico in luogo della cara vecchia fiammella blu ed arancione che tutti siamo abituati a vedere in azione sotto le nostre pentole. In poche parole non dovrai collegare all’impianto né bombole né altri elementi combustibili. Non ti serviranno nemmeno fiammiferi ed accendigas dato che non appena avvicinerai ai fornelli qualcosa che contenga del ferro, il piano cottura si avvierà in automatico.

Magia? No, a meno che tu non voglia considerare una magia il progresso in sé e per sé. Il fornello ad induzione infatti si compone, tra le altre cose, di una bobina attraverso la quale passa della corrente elettrica alternata. Avvicinare a questo circuito un qualsiasi elemento in ferro significa chiudere il campo elettromagnetico generato e quindi produrre del calore. Un qualsiasi altro materiale invece lascerà del tutto indifferente, per così dire, il tuo piano cottura.

I vantaggi dei piani cottura ad induzione

Ma per quale motivo, all’atto dell’acquisto di una nuova cucina, dovresti tenere in considerazione l’idea di comprare un piano cottura ad induzione? Quali sono i vantaggi intimamente connessi a questa scelta? Beh, sappi innanzitutto che pentole e padelle raggiungono alte temperature in tempi stringatissimi.

Questo significa che, soprattutto se vai sempre di fretta, cuocere un buon pasto non ti porterà via troppo tempo. Attenzione: tale  velocità di riscaldamento non implica alcuna difficoltà in termini di controllo del calore, anzi. In molti sostengono persino che i fornelli ad induzione siano paradossalmente più semplici da regolare e da tenere sotto controllo.

Ma non è questa la ragione principale del successo riscosso dall’apparecchio in esame. Esso infatti, e questo è veramente un grosso vantaggio, permette di sfruttare un rendimento pari a circa il 90%. Ciò significa che il sistema produce soltanto il calore che effettivamente serve per poter preparare un determinato piatto. Insomma: soltanto il 10% dei consumi sarà classificabile sotto la voce “spreco”. Altrettanto non si può dire purtroppo nel caso dei piani di cottura a gas la cui resa è significativamente inferiore.

C’è poi da sottolineare che nelle pentole, pensate appositamente per questo tipo di fornelli, il calore si diffonde in maniera uniforme. Inoltre, elemento da non trascurare nella valutazione d’insieme di quest’oggetto, gli alimenti tenderanno a non attaccarsi alle stoviglie ed a cuocersi meglio ed in maniera più salubre.

In ultimo considera anche che la vetroceramica, materiale di cui solitamente sono fatti questi particolari piani cottura, risulta molto semplice da pulire. Anche la questione sicurezza non deve poi essere trascurata: un fornello ad induzione è caldo soltanto nel punto in cui si sprigiona la fiamma, punto segnalato da un bel rosso vivo.

L’area circostante resta invece fredda o, quanto meno, a temperatura ambiente. Ciò significa che il pericolo di scottarsi, sempre dietro l’angolo con i vecchi fornelli a gas, è adesso alquanto limitato. Un bel vantaggio quando in casa si hanno bambini ed animali o se tendi spesso a distrarti…

Gli svantaggi dei piani cottura ad induzione

Non è tutto oro ciò che luccica dicevano gli antichi ed avevano ragione. Per quanto pochi possano essere infatti i piani cottura ad induzione presentano anche degli svantaggi. Primo tra tutti la necessità di sottoscrivere un nuovo contratto con la compagnia che gestisce l’erogazione dell’energia elettrica. I canonici 3,3 kW infatti potrebbero non bastarti più per alimentare contemporaneamente il frigorifero, il climatizzatore, il freezer ed il piano cottura.

Per tenere in vita insomma tutti gli elettrodomestici in perenne funzione e quelli che occasionalmente possono essere attivi mentre ti dedichi alla preparazione del tuo pasto, dovrai sottoscrivere un contratto che ti garantisca un’erogazione di energia elettrica pari a 4,5/6 kW. In alternativa dovrai sopportare continui cali di tensione, magari dei blackout, o fare i conti con alimenti avariati perché sottoposti a congelamento e scongelamento frequente.

A questo dobbiamo poi aggiungere il costo non esattamente abbordabile del piano cottura ad induzione nonché la manutenzione che esso richiede. Infine, ed ecco perché abbiamo scelto di fare questa lunga premessa, dovrai anche tener conto della necessità di acquistare una nuova batteria di pentole adatta ad interagire con la tua moderna cucina elettrica.

Ne vale la pena? In fin dei conti sì: cucinare diventerà sicuramente un’esperienza più piacevole e sicura. I costi invece finiranno presto o tardi per essere ammortizzati dato che sprecherai meno corrente elettrica. E poi: quante volte per non perdere tempo hai riscaldato qualcosa di precotto nel microonde? Non si tratta certo di un’abitudine salutare. Stai tranquillo che un buon fornello ad induzione potrebbe toglierti il vizio e regalarti una migliore qualità di vita.

Perché acquistare una batteria di pentole ad induzione?

A questo punto ti sarà molto più semplice capire che non tutte le pentole possono essere utilizzate sul piano cottura ad induzione. Il problema risiede, lo abbiamo già visto, nel materiale utilizzato per la loro fabbricazione. Esso, almeno in minima parte ed almeno nella maggior parte dei casi, deve contenere tracce di ferro in modo da chiudere il circuito sopra descritto. Le vecchie pentole che hai ancora in casa infatti, se realizzate in alluminio, in ceramica, in pietra oppure ancora in rame, non riusciranno ad attivare il piano cottura e tu resterai a bocca asciutta.

Sappi comunque che alcune di queste stoviglie potranno in qualche modo essere salvate dall’immondizia o evitare di “cambiar casa” se hai già adocchiato parenti ed amici a cui regalarle. Le pentole che trovi più comode o capaci di garantirti una resa imbattibile potranno infatti essere equipaggiate con degli adattatori che inneschino il circuito di cui sopra. Basterà collocare la piastra, di questo si tratta alla fin fine, sul fornello e quindi porre sopra la pentola perché il gas si attivi.

Tale soluzione è poco pratica ma molto economica. Dovrai stare attento infatti a non muovere l’adattatore mentre cucini, a non toccarlo e soprattutto, a fine cottura, nel tuo lavandino raccoglierai un po’ di oggetti in più rispetto al necessario. C’è poi la questione dell’ingombro. Per ovvie ragioni infatti dovresti possedere più adattatori e per ciascuno dovresti trovare un posto all’interno di pensili e sportelli. Insomma: è decisamente più pratico acquistare una batteria di pentole ad induzione!

Batteria di pentole ad induzione: notizie generali

Non molti saprebbero distinguere a colpo d’occhio una pentola normale da una pentola adatta ai fornelli ad induzione. Questo è un dato di fatto che purtroppo è già costato ai meno esperti qualche solenne fregatura. Ciò accade soprattutto quando si compra online e non si ha la possibilità di visionare direttamente la merce.

A prescindere dal fatto che tu decida di acquistare su internet o presso un rivenditore autorizzato, per essere certo di non prendere un bidone dovrai innanzitutto chiedere di verificare la presenza del logo che contraddistingue le stoviglie da induzione.

Si tratta di una sorta di spago arrotolato in modo da formare 4 occhielli. L’inizio e la fine del filo sono sempre posti nella parte inferiore del logo ed hanno la cima rivolta verso l’alto. Sotto il disegno troverai anche la scritta “Induction”. Chiaramente, acquistando online, pretenderai che il rivenditore ti mostri il logo riportato sulla confezione e sulla pentola. Comprando de visu invece potrai accertarti che tutto sia in ordine in maniera un po’ più discreta.

Avendo poi la fortuna di visionare in prima persona la merce che hai intenzione di portare a casa potrai anche sottoporla alla cosiddetta prova del 9: portati dietro una calamita e controlla che questa si attacchi al fondo della pentola. Ovviamente, qualora ciò non dovesse accadere, eviterai di acquistare il prodotto.

Per quanto riguarda la calamita non pensare che servano oggetti particolarmente potenti: basta il classico gingillo che un po’ tutti attacchiamo al frigo. Un’altra cosa che vogliamo dirti è che tutte le pentole ad induzione possono tranquillamente essere utilizzate sui fornelli di vecchia concezione mentre le padelle normali, come sai già, non andrebbero adoperate sul piano cottura ad induzione.

Batteria di pentole ad induzione: ecco come sceglierla

Adesso che questo mondo per te non è più un mistero, potrai acquistare la tua batteria di pentole ad induzione. Attenzione però: oltre a verificare l’autenticità del prodotto dovrai anche testarne la qualità. Come dici? Ti sembra difficile procedere in tal senso senza prima cuocere qualcosa? In parte hai ragione, in parte no.

Ci sono infatti alcuni criteri selettivi di cui dovrai tener conto all’atto dell’acquisto, criteri che ti permetteranno di orientarti a priori su un prodotto di buona qualità. Ecco allora cos’altro dovresti sapere prima di comprare la tua nuova batteria di pentole ad induzione.

I materiali

Come abbiamo visto più volte, il materiale di realizzo della batteria di pentole ad induzione che hai deciso di acquistare può fare la differenza. Innanzitutto ti suggeriamo caldamente di evitare rivestimenti e parti in teflon. Per quanto ci si ostini ad utilizzare questa sostanza per fabbricare degli utensili da cucina, è parere molto diffuso che essa sia tossica. Non abbiamo i mezzi per dirti in che misura ciò corrisponda a verità. Nel dubbio però possiamo solo consigliarti di optare direttamente per altro.

Una buona scelta (ma non la migliore), per esempio, è l’acciaio inox. Questo materiale non esiste in natura: è infatti una lega di ferro, carbonio e cromo. Per tale motivo esso è comunque adatto alla cottura su piani ad induzione. Si tratta, lo saprai bene, di un elemento solido e robusto, la cui aspettativa di vita ha del sorprendente e che può adattarsi a svariati tipi di cotture. Benché conduca egregiamente il calore, la sua resa su un piano ad induzione è buona ma non eccellente. Si tratta perciò di una scelta valida ma consigliabile soprattutto a chi non ha poi grandi pretese.

Meglio è infatti propendere per l’alluminio. Benché non sia un materiale ferroso esso riesce in qualche modo a chiudere il circuito elettromagnetico che anima le piastre ad induzione. In questo caso il calore viene condotto ancor meglio garantendo una cottura uniforme e delicata. Inoltre è praticamente impossibile che l’alluminio arrugginisca. Questo metallo è leggero, facile da pulire e non richiede cure ed attenzioni particolari.

Ma com’è possibile che un materiale non ferroso attivi il circuito ad induzione? Beh, c’è il trucco. Sul fondo della pentola è infatti innestata una doppia piastra in acciaio inox. La stessa cosa accade nel caso delle pentole in ceramica adatte ai fornelli ad induzione. La piastra in acciaio di cui tanto l’una quanto l’altra stoviglia sono corredate assorbe il calore generato dal piano cottura e lo trasmette alla pentola vera e propria in cui gli alimenti vengono cotti regolarmente.

Ultimatamente, avvalendosi ancora di questo espediente, sono poi comparse sul mercato vere e proprie batterie di pentole ad induzione realizzate in rame. Si tratta anche in questo caso di un’ottima scelta, soprattutto quando si necessita di una diffusione capillare del calore e… si ama dare alla propria cucina un bel tocco vintage! Stesso discorso varrebbe per la ghisa, una lega del ferro, che comunque è pesante e costosa e che quindi ti suggeriremmo di scartare a priori.

Detto ciò, vogliamo darti un’ultima dritta: se ne hai la possibilità acquista sempre una batteria di pentole ad induzione in cui i vari pezzi siano composti da strati in acciaio ed alluminio. Non soltanto la resa è sicuramente delle migliori, ma un domani o in caso di emergenza, potrai utilizzare queste stoviglie anche sui fornelli di vecchia concezione.

Questo tipo di pentole però, soprattutto ad alte temperature, emette spesso un particolare suono vibrato che  dopo un po’potrebbe anche diventare fastidioso. Ti consigliamo allora di optare per elementi di alta qualità in cui il problema è stato risolto o attenuato a monte. Attenzione infine al rivestimento interno: abbiamo detto di no al teflon, ti consigliamo di propendere invece per il durit, il greblon, la ceramica, il marmo, il silverstone, il durit oppure ancora il cortan o lo xylan.

Il fondo

Quando acquisterai la tua batteria di pentole ad induzione controlla anche il fondo di ciascun pezzo. In particolare valutane lo spessore. A misure maggiori corrisponderà sempre infatti una resa migliore dato che il calore verrà diffuso in maniera graduale all’interno del sistema.

Insomma: a meno che non ti piaccia bruciacchiare un po’ quello che metti in tavola scegli sempre dei fondi molto spessi e comunque non più bassi di un centimetro. Ricorda poi che questa parte deve sempre aderire perfettamente al piano cottura. No quindi a forme e design particolari. Nei top di gamma infine il fondo deve alternare alluminio e materiali ferrosi e deve comporsi quindi di diversi strati.

Il coperchio

Strano ma vero: bisognerà prestare molta attenzione anche ai coperchi delle nuove pentole. In particolare sappi che se questi fossero troppo leggeri potrebbero iniziare a vibrare in maniera parecchio fastidiosa. Ma il problema non si esaurirebbe qui. A forza di vibrare finirebbero per cadere scheggiando o rompendo qualcosa, facendo ribaltare pentole un po’ più leggere o semplicemente influendo negativamente sulla cottura degli alimenti.

Molti coperchi poi sono realizzati in vetro temprato e prevedono la presenza di un piccolo sfiato. Si tratta di modelli particolarmente funzionali: la trasparenza infatti permette di tenere sempre sott’occhio lo stato di cottura dei cibi, mentre lo sfiato consente di disperdere umidità e calore nelle giuste quantità. Perché il coperchio sia del tutto soddisfacente è poi fondamentale che sia dotato di una maniglia realizzata in materiale termoisolato che ti consenta di sollevare l’oggetto ogni qualvolta sia necessario.

Il numero di elementi

Beh, inutile dire che dovrai anche tenere in considerazione il numero di pezzi di cui si compone la tua batteria di pentole ad induzione. Chiaramente deciderai tenendo conto delle tue finanze, delle tue esigenze e del numero di persone che vivono in casa con te. Ovvio è però che più il tuo set di stoviglie sarà completo ed assortito e più potrai far fronte ad ogni genere di situazione.

Detto ciò, sappi che alcune grandi aziende propongono ai loro clienti delle soluzioni più “elastiche” rispetto a quanto non facciano i diretti competitors. In particolare offrono la possibilità di comporre la batteria di pentole ad induzione che si desidera acquistare. Altre invece preferiscono vendere pacchetti completi e preconfezionati.

Ora: chiaro è che in una famiglia media e nel caso in cui tu non abbia in casa nessuna pentola adattabile al fornello ad induzione, non si possa fare a meno di acquistare circa una decina di pezzi. Diversamente, se sei single o se hai già la fortuna di possedere delle stoviglie utilizzabili in questo contesto, oppure ancora se hai qualche adattatore, potrai iniziare con pochi pezzi e poi rimpolpare la tua batteria con tutta calma.

Valuta come comportarti anche in funzione del budget che hai deciso di destinare all’acquisto dell’oggetto in esame. Chiaro è infatti che più sarà ricca la tua batteria e più dovrai essere “ricco” anche tu per poter acquistare un bel set di pentole nuove. Tieni conto infine che se in casa o nella tua cerchia di amici e parenti ci fosse qualche celiaco, dovresti riservargli delle stoviglie da non utilizzare mai per cuocere degli elementi contenenti glutine.

Le misure

Quando comprerai la tua batteria di pentole ad induzione, che si tratti di molti pezzi o di qualche stoviglia appena, tieni conto anche delle dimensioni di ciascun elemento. Insomma: se è vero che in un pentolino per due non potrai pensare di cuocere la pasta per il pranzo di natale è altrettanto vero che è inutile acquistare il pentolone del sabba se poi in casa siete in due.

Considera anche le dimensioni dei tuoi fornelli, le abitudini che hai acquisito negli anni, il numero di pentole che sei solito utilizzare per preparare un unico pasto e via discorrendo. Ti diciamo ciò perché ciascuna stoviglia dovrà poter stare sul piano cottura senza toccare le altre in cui magari stai cucinando ulteriori pietanze.

Le misure in questo caso sono importanti però anche sotto un altro punto di vista. Il tuo fornello si attiva non appena entra in contatto con il ferro o con materiali ferrosi. Ora: perché tu possa cucinare è necessario che il diametro massimo delle tue pentole sia compatibile con quello dei fuochi. In poche parole almeno i 2/3 del tegame devono poter stare all’interno dell’aria che si riscalderà una volta attivato il meccanismo. Adesso capisci perché è tanto importante far caso alla grandezza delle tue nuove pentole?

I manici

Un po’ come faresti se stessi acquistando dei tegami di uso comune, accertati anche in questo caso che la tua futura batteria di pentole ad induzione sia composta da stoviglie dotate di manici sicuri e funzionali. Ciò significa che la presa deve essere sempre facile e comoda, che il materiale di cui sono fatte queste parti non deve essere scivoloso e che esse devono poter resistere all’azione del calore. Insomma opta sempre per qualcosa di resistente, solido ed ergonomico che possa garantirti un certo livello di sicurezza.

Inutile dire poi che i manici, soprattutto nelle padelle, devono sempre essere saldamente fissati al corpo dell’oggetto. Diversamente, un po’ come accade per i coperchi, potrebbero iniziare a vibrare e, nel tempo, deteriorarsi. Ciò potrebbe metterti a rischio di buttarti addosso degli alimenti bollenti, di rovinare la cena o di ferire qualcuno. Meglio evitare, no?

La certificazione

Ed a proposito di sicurezza: mai comprare delle pentole sprovviste di tutte le certificazioni del caso. Esse devono quindi essere costruite utilizzando materiali non tossici lavorati secondo determinati criteri. Inoltre devono possedere la certificazione di adeguatezza ai piani cottura ad induzione. In poche parole faresti bene a diffidare di prodotti senza marca, privi di marchio CE e comunque non realizzati in Europa. In altri paesi infatti, e non ci riferiamo per forza alla Cina, gli standard produttivi possono differire da quelli utilizzati nel nostro continente. Ciò non sempre è un bene…

Gli optionals

Alcune pentole, certo di alta qualità, sono dotate di optionals davvero particolari. Quali? Beh, in alcuni casi esse sono corredate da bilancia interna o da bordi che facilitino l’introduzione della pietanza o del liquido in piatti, tazze e contenitori.

Ci sono poi articoli dotati di manici intercambiabili o semplicemente rimovibili che all’occasione possono quindi essere utilizzati anche in forno o trasportati senza grossi problemi. Alcune pentole inoltre possono essere riposte nel frigo e nel congelatore. Insomma: sul mercato non mancano le varie ed eventuali. Sappi però che le variazioni sul tema spesso incidono pesantemente sui costi. Valuta un po’ tu insomma se vale la pena sborsare un po’ di più per godere di tali optionals.

Batteria di pentole ad induzione: ancora qualche suggerimento

Sappiamo tutti cosa significhi friggere degli alimenti: odori e fumi che si spandono per la casa e tanto, tanto olio da rimuovere dalla cucina e dal piano cottura. Per i fumi e gli odori possiamo fare ben poco se non suggerirti di utilizzare la cappa, di chiudere la porta della cucina e di aprire le finestre della stanza in cui stai lavorando. Per quanto riguarda la sporcizia che si accumula sul gas invece abbiamo qualche utile trucchetto da sottoporre alla tua attenzione.

Innanzitutto ricordati che fuoco e fiamme non fanno più parte della tua routine quotidiana. Questo significa che nel momento in cui deciderai di friggere qualcosa o di preparare pietanze che gocciolano, sporcano e macchiano, potrai rivestire la vetroceramica del tuo piano ad induzione con della carta assorbente.

Alla fine delle tue performances culinarie non ti resterà altro da fare se non buttare la carta e pulire in maniera più superficiale il piano cottura. Esistono inoltre dei teloni pensati ad hoc per questo genere di situazioni e realizzati con materiali che rendano semplice e veloce un’eventuale pulizia. Perché non approfittarne?

E l’ambiente?

Magari qualcuno non se ne preoccupa affatto, altri ancora preferiscono comprare privilegiando le proprie esigenze e soltanto in un secondo momento preoccuparsi della sostenibilità dei loro acquisti, altri consumatori infine non comprano niente che non sia effettivamente green. E tu?

Beh, in qualsiasi delle tre categorie tu possa riconoscerti sappi che comprare una batteria di pentole ad induzione significa rispettare l’ambiente. Le cucine ad induzione, non a caso, fanno ormai parte di default delle smart home. Tali tecnologie permettono infatti di risparmiare elettricità e magari di avvalersi di fonti energetiche rinnovabili. Insomma: induzione? Perché no!