Centrifuga ed estrattore di succo: sapresti distinguere l’uno dall’altro? In caso di risposta negativa non preoccuparti più di tanto: credere che si tratti dello stesso oggetto chiamato in maniera diversa è un errore comunissimo. Per fare chiarezza sulla questione e per renderti una consumatrice informata ho pensato di scrivere a tal proposito una brevissima guida.
Centrifuga ed estrattore di succo: le differenze
Tanto l’estrattore quanto la centrifuga (o centrifugatore), servono ad ottenere dei succhi da ingredienti vegetali; da qui l’erronea sovrapposizione tra questi due elettrodomestici. A distinguere in maniera netta ed inequivocabile i due apparecchi è infatti soltanto il loro principio di funzionamento, elemento a cui non molti prestano attenzione.
Scendendo un po’ più nel dettaglio posso dirti che la centrifuga ha un modo di lavorare molto somigliante a quello del frullatore. L’apparecchio è del resto dotato di lame ed il suo motore è spesso talmente potente da consentirgli di produrre anche 15.000 giri al minuto. Questo significa che la centrifuga tende a lavorare ad alta velocità e che il suo moto costante e turbolento finisce per scindere la parte solida e la parte liquida di cui si compongono frutta, verdura ed ortaggi.
Dato che lo scopo principale della centrifuga è quello di ottenere una bevanda, le suddette parti solide vengono considerate scarti e convogliate in direzione di un apposito filtro. Il succo così ricavato, in parte composto da materia non perfettamente liquida, verrà invece indirizzato verso una caraffa e quindi bevuto.
Tutto chiaro sin qui? Perfetto: adesso ti spiego come funziona un estrattore di succo. Quest’ultimo è utile, come già sai, a preparare dei beveroni vegetali separando, ancora una volta, le parti solide e le parti liquide degli ingredienti che sceglierai di adoperare. Stavolta però il processo avverrà senza il supporto delle lame, debitamente sostituite da una o più coclee.
Passando attraverso le spirali di queste coclee i vegetali verranno schiacciati e quindi strizzati, simulando un processo che somiglia alla masticazione. In questo caso più la velocità di rotazione della coclea sarà bassa più l’apparecchio potrà dirsi efficiente. Sappi infatti che in media tale valore oscilla tra i 40 ed i 100 giri al minuto: una bella differenza rispetto alle turbolente lame della centrifuga!
Pro e contro legati all’uso di estrattori e centrifughe
A questo punto ti starai forse chiedendo quale dei due elettrodomestici sia meglio scegliere. Beh, dipende. Premesso che tanto la centrifuga quanto l’estrattore di succo si prestano a lavorare la quasi totalità degli ingredienti vegetali utilizzabili, sappi che i risultati ottenibili sono diversi. Nel corso dei prossimi paragrafi definirò ulteriormente le divergenze intercorrenti tra questi due dispositivi: ti aiuterà ad individuare l’elettrodomestico che più si soddisfi le tue esigenze.
Resa e vantaggi nutrizionali
Iniziamo con una prima sostanziale differenza: i succhi che otterrai utilizzando un estrattore saranno sempre più densi e polposi rispetto a quelli che potrai ricavare avvalendoti di una centrifuga. Non solo: il primo apparecchio tenderà a riversare nel tuo bicchiere un liquido omogeneo, privo di schiuma e meno limpido rispetto a quello preparato dall’altro utensile. Intendiamoci: otterrai in ogni caso un beverone sano e nutriente, ma il gusto finale del tuo succo, pur utilizzando gli stessi ingredienti, potrebbe essere molto diverso.
Passiamo adesso alle proprietà nutrizionali. In molti sostengono che i centrifugati, a causa dell’alta velocità di lavorazione e del conseguente surriscaldamento dei vegetali, vengano depauperati di molte vitamine. In realtà però le cose non stanno proprio così. Recenti studi dimostrano che i valori nutrizionali degli alimenti trattati con centrifuga sono più o meno gli stessi conservati da quelli lavorati mediante estrattore. C’è però una differenza di fondo tra i due succhi: quello estratto tende a conservarsi inalterato per 1 o 2 giorni, il centrifugato va bevuto entro le 4 ore dalla sua preparazione.
Devo poi darti un’informazione di tipo pratico: avvalendoti di un estrattore riuscirai a ricavare sempre quantità di succo decisamente superiori rispetto a quelle che otterresti utilizzando una centrifuga. Tra l’altro, tutti gli scarti prodotti da un normale estrattore possono avere nuova vita in cucina ed essere quindi riciclati per preparazioni dolci o salate. Ciò significa che la resa dell’estrattore è sicuramente più alta, affermazione che comunque si ribalterà nel momento in cui sceglierai di preparare dei succhi ricavati da verdure in foglia.
Gestione ed usabilità
Tanto la centrifuga quanto l’estrattore, una volta utilizzati, vanno ovviamente smontati e lavati. Da questo punto di vista posso assicurarti che la centrifuga è un po’ meno fastidiosa da pulire per il semplice fatto che, componendosi di pochi pezzi, è più facile da gestire. Di contro però l’estrattore è sicuramente uno strumento più versatile dato che ti permette di ottenere i soliti succhi e di conservare la polpa, ma anche di portare in tavola delle buonissime passate home made, dei dissetanti sorbetti, delle granatine, dei gelati e persino il latte vegetale. In più tieni sempre ben presente che l’estrattore è molto più silenzioso della centrifuga.
Prezzo
Solitamente il prezzo di una centrifuga è meno impegnativo rispetto a quello di un estrattore di succo. Quest’ultimo infatti ha un costo compreso tra le 100 e le 1500 euro, mentre il prezzo dell’altro utensile è stimabile tra le 70 e le 500 euro.
Quale scegliere?
Cosa scegliere allora? Beh, dato che nessuno dei due elettrodomestici può dirsi in assoluto migliore rispetto all’altro, ti direi di acquistare valutando innanzitutto le tue necessità; tieni perciò ben presenti i tuoi gusti ed il tuo budget. Io, in tutta sincerità, ti confesso che per non sbagliare ho acquistato entrambi gli apparecchi…