Filtri per acqua di rubinetto: scegliere i migliori

I filtri per acqua di rubinetto vi consentiranno di risparmiare tempo, fatica e denaro. Pensate alla situazione tipo: estate torrida, 40°C all’ombra, climatizzatori fuori uso e famiglia numerosa. Quanta acqua consumerete in un giorno? Quante volte sarete costretti ad andare al supermercato per comprare confezioni su confezioni di acqua?

E della fatica che vi costerà portare tutto dentro casa vogliamo parlarne? Beh, montando ai rubinetti  dei filtri di buona qualità potrete liberarvi da questa incombenza. E poi c’è un altro particolare da considerare: evitando di comprare acqua minerale, contribuirete alla salvaguardia dell’ecosistema. Basti pensare alle tonnellate di plastica che non dovrete gettare tra i rifiuti, nelle discariche e, purtroppo, nell’ambiente.

Sicuramente qualcuno a questo punto ha già sollevato qualche obiezione, magari ipotizzando che l’acqua corrente non sempre sia potabile. Ebbene: se un tempo si correva davvero questo pericolo, le cose adesso non stanno (o non dovrebbero stare) più così.

Per legge infatti tutta l’acqua che arriva all’interno degli appartamenti deve essere potabile. Ma c’è di più. Le ASL, così come i vari acquedotti, sono ormai obbligati dagli attuali regolamenti in materia ad eseguire dei controlli  quotidiani tanto sulle tubature quanto sull’acqua. A tal proposito anzi potrete consultare il D.L. 31/01.

Piccola parentesi: le più note aziende impegnate nell’imbottigliamento e nella commercializzazione di acqua minerale, controllano la merce immessa sul mercato non più di una volta al mese. Insomma: paradossalmente l’acqua proveniente dal rubinetto di casa può essere più salubre e sicura rispetto a quella comprata al supermercato.

C’è chi sostiene comunque che non tutti gli enti coinvolti in questa prassi siano tanto ligi al dovere. Secondo alcune fonti che ognuno verificherà con i suoi mezzi, in molte parti del Lazio, della Sicilia, del Veneto e della Lombardia non ci sarebbe poi tanto da fidarsi dell’acqua che sgorga dai rubinetti. Ciò perché ASL ed acquedotti locali agirebbero secondo criteri di sanificazione del tutto arbitrari.

Tralasciando informazioni non facilmente verificabili, ci sembra che il vero problema stia semmai nelle tubazioni private, quelle che attraversano palazzi, condomini ed abitazioni. In quel caso né l’ASL né gli acquedotti sono tenuti o autorizzati a controllarle.

Dovreste perciò far fronte voi in maniera del tutto autonoma al controllo di acqua e tubature presenti all’interno degli spazi privati. Successivamente potrete pensare ad installare dei depuratori ed un sistema di filtraggio. In ogni caso di tanto in tanto provvedete a far controllare nuovamente le tubature rivolgendovi sempre a personale qualificato: non si sa mai…

Migliori filtri per acqua di rubinetto in commercio

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Filtri per acqua di rubinetto: un rapido identikit

I filtri per acqua di rubinetto altro non sono che dei dispositivi progettati per depurare il prezioso liquido che sgorga dalle nostre tubature. Possiamo apprezzare la loro azione semplicemente osservando il colore dell’acqua che, se tutto funziona al meglio, sarà limpido e trasparente.

A darci un’idea del lavoro dei filtri contribuisce inoltre l’assenza di odori e retrogusti particolari. Attenzione però: l’acqua, prima di essere bevuta o utilizzata in cucina, andrà sempre e comunque analizzata. Meglio evitare brutte sorprese, no?

Filtri per acqua di rubinetto: tutte le varianti

Di filtri per acqua di rubinetto ce ne sono tanti, davvero tanti. Un semplice consumatore che non abbia poi chissà quali competenze in materia, faticherebbe alquanto a scegliere una variante ben precisa. Dovrebbe perciò riporre la sua fiducia nel commesso di turno o delegare l’operazione all’idraulico di famiglia.

Oppure? Beh, oppure potrebbe trovare un po’ di tempo, leggere la nostra guida e farsi un’idea. Nelle prossime righe vi presenteremo perciò tutte le variazioni sul tema in materia di filtri per acqua di rubinetto. Buona lettura!

Ai carboni attivi

Il carbone attivo ha la capacità di assorbire tutte le sostanze nocive eventualmente presenti nell’acqua. Purtroppo però questo potere viene meno con i composti del calcio e con i batteri. Se insomma la vostra acqua è calcarea, filtro o non filtro, resterà calcarea. Se per qualsiasi ragione nelle tubature fossero presenti delle colonie batteriche non meglio identificate, finireste per berle insieme all’acqua. Da qui l’importanza di far analizzare privatamente i tubi e ciò che si mette nel bicchiere.

C’è poi da dire che questo tipo di impianto, superati i controlli di cui sopra, vi darà modo di bere dell’acqua tendenzialmente depurata e potabile sebbene un po’ pesantuccia da mandare giù. Insomma: il calcare, per quanto non tossico, è sempre una brutta bestia che alla lunga può contribuire alla formazione di fastidiosi calcoli renali. Il filtro in esame si caratterizza però per l’estrema semplicità di utilizzo, montaggio e smontaggio oltre che per i costi davvero esigui. Ma adesso entriamo un po’ più nei dettagli.

I carboni attivi possono trovarsi  in commercio sotto forma di grani o di panetti. Nel primo caso l’acqua passa attraverso il materiale in esame liberandosi di detriti e sostanze tossiche. La purificazione comunque non sarà mai del tutto completa. Il panetto, detto anche carbone sintetizzato estruso, si caratterizza per la sua alta densità. Ancora una volta, grazie al filtro, l’acqua fluisce depurandosi e trattenendo tutti i sali minerali disciolti.

Questo tipo di prodotto può essere abbinato alle barriere meccaniche pensate per evitare il passaggio dei batteri. In alternativa è anche possibile correggere la durezza dell’acqua  aggiungendo ai carboni attivi un filtro a scambio cationico. Attenzione però alle fregature: molte volte al carbone attivo vengono abbinati dei filtri contenenti particelle di nitrato d’argento. Chi lo fa comunica ai consumatori che questa accortezza potrà in qualche modo depurare l’acqua anche dalla presenza di batteri. Niente di più falso! Spenderete insomma di più per ottenere di meno.

Le resine a scambio cationico

Passiamo adesso alle resine a scambio cationico. Queste sono capaci di interagire con l’acqua dando vita a precise reazioni chimiche. Tali reazioni  impoveriscono l’acqua di calcio. Ciò basterà a rendere il prezioso liquido digeribile e leggero, più bevibile insomma. Ma non è tutto. Come saprete bene l’acqua calcarea alla lunga danneggia i grandi ed i piccoli elettrodomestici di uso comune, per non parlare dei rubinetti o delle stoviglie in genere.

Risolvere il problema alla radice vi consentirà di risparmiare denaro non solo perché non acquisterete più acqua minerale, ma anche perché non dovrete di continuo chiamare il tecnico della lavatrice, sostituire il ferro da stiro e via discorrendo. L’installazione di questa tipologia di filtro è tra l’altro molto semplice e veloce.

Simili a quelli appena descritti sono i filtri a campo magnetico. Essi si limitano ad “ordinare” le molecole di calcio trasformandole in aragonite. La vostra acqua, pur contenendo le stesse sostanze, avrà una durezza inferiore ma non verrà privata dei sali minerali. In poche parole avrete reso digeribile il non digeribile…

L’inghippo, in entrambi i casi, sta nel fatto che tali sistemi non sono in grado di depurare l’acqua da altre sostanze nocive e dalla presenza di eventuali batteri. Questi sistemi vanno quindi installati soltanto nel caso in cui si abbia l’assoluta certezza della potabilità della propria acqua e del buono stato di conservazione delle tubature private.

In alternativa potreste rinunciare ad utilizzare l’acqua corrente per bere o cucinare e salvaguardare soltanto i vostri elettrodomestici. Attenzione: c’è da dire anche che i filtri a scambio cationico richiedono una continua manutenzione. Insomma: fate tutte le valutazioni del caso prima di decidervi ad optare per questa soluzione anziché per altre.

Gli aeratori

Tra tutte le possibili opzioni questa è sicuramente la più economica. Non dovrete far altro che installare sui vostri rubinetti dei piccoli marchingegni microforati capaci di incamerare pezzi di calcare o sostanze massive. Avete presente un setaccio? Praticamente è un po’ lo stesso principio di funzionamento. Attenzione però: anche stavolta interverrete più che altro sulla componente calcarea dell’acqua. Valgono insomma le stesse considerazioni fatte per il caso precedente.

L’osmosi inversa

C’è chi non ha mai creduto più di tanto ai poteri dei filtri per acqua di rubinetto e c’è chi non ha la minima intenzione di sostituire e pulire periodicamente questi aggeggini. Beh, ognuno ha le sue idee ed ognuno gestisce come meglio crede il suo tempo.

Se appartenete alla categoria dei non troppo propensi ad installare dei filtri per l’acqua potete provare con l’impianto ad osmosi inversa. Si tratta di un’opzione che vi consente di assicurarvi un lungo periodo di tregua. Godrete inoltre della possibilità di avere in casa acqua corrente potabile di buon sapore. Infine inquinerete  meno. Chiariamoci però, sebbene sfrutti tutt’altra tecnologia, anche il sistema osmotico alla fin fine è un filtro per l’acqua.

Ma cos’è un impianto ad osmosi inversa? Niente di assurdo: si tratta di un macchinario che agisce depurando l’acqua da eccessi calcarei, dalle eventuali particelle di metalli pesanti qui contenute e persino dai fosfati. I residui fissi presenti nella vostra acqua insomma saranno talmente pochi da poter essere considerati come percentuale trascurabile. Essi resteranno tutti ingabbiati in una speciale membrana presente all’interno del sistema, membrana che dovrete comunque preoccuparvi di pulire e sostituire periodicamente.

Attenzione: questo genere di apparecchio può essere installato soltanto da personale tecnico qualificato. Certo, si tratterà di una scelta costosa, almeno inizialmente, ma l’esborso verrà presto ammortizzato tanto dalla durevolezza dell’impianto quanto dal mancato acquisto di confezioni d’acqua. La manutenzione del sistema prevede, tra le altre cose, una pulizia periodica con candeggina. Questo genere di filtraggio, comunemente ritenuto il più efficiente presuppone però un discreto spreco di acqua.

Purtroppo per ogni litro ottenuto ne avrete dispersi almeno altri 3 se non di più! C’è da dire inoltre che il sistema osmotico tende ad eliminare dall’acqua tutti quei minerali che contribuiscono a tutelare il nostro stato di salute. Anche in questo caso insomma prima di agire dovrete ben valutare tutte le vostre esigenze. Fatelo, anche perché è questo il sistema di filtraggio più costoso in assoluto.

I raggi ultravioletti

Vi sembrerà strano, ma anche i raggi UV possono in qualche modo contribuire a depurare l’acqua, in particolare dai batteri. Tuttavia la resa di questo tipo di impianto non è tra le migliori. Basti considerare che il sistema non riesce ad aggredire più di un certo quantitativo di microorganismi.

Si tenga presente anche che i metalli pesanti, i pesticidi o tutte le altre sostanze dannose potenzialmente presenti nell’acqua non verranno comunque eliminate. Insomma, si tratta di un sistema non eccessivamente efficace: orientatevi perciò su altro.

Filtri per acqua di rubinetto: la distillazione

Il sistema di distillazione fa sì che l’acqua si separi dalle sostanze tossiche, metalli pesanti su tutti, semplicemente ribollendo. C’è da dire però che non tutte gli elementi nocivi per la salute vengono così eliminati. Alcuni sembrano resistere, altri ritornano dentro l’acqua una volta abbassatesi le temperature interne all’impianto. Ad essere del tutto eliminati sono invece i sali minerali disciolti nell’acqua. Questa soluzione viene tendenzialmente scartata a priori perché molto costosa, tutt’altro che ecologica e tendenzialmente inutile.

Ed i campeggiatori?

Siete degli amanti della natura? Vi ritrovate spesso costretti a bere da rubinetti che “conoscete” poco? Per voi e per i campeggiatori sono stati ideati dei filtri portatili, dei potabilizzatori. Tali dispositivi, simili nell’aspetto a delle grandi cannucce, sono molto leggeri e facilmente trasportabili. In questo caso preleverete l’acqua dalla fonte prescelta e la macchina agirà eliminando la quasi totalità degli agenti patogeni e delle sostanze inquinanti qui presenti. Nella sua semplicità questo sistema garantisce un tasso di efficacia altissimo.

Filtri per acqua di rubinetto: dove montarli?

In alcuni casi i filtri vengono installati direttamente sul rubinetto. Si tratta ovviamente del sistema più pratico e veloce per montarli. Di contro però essi tendono a rallentare di un bel po’ il flusso d’acqua e non possono dirsi compatibili con tutte le varianti di rubinetto ad oggi presenti sul mercato. In altri casi invece tali prodotti vanno montati sul piano cucina, senza intervenire quindi sulle tubature.

Si tratta di un sistema che, a differenza di altri, tende a non intasare i rubinetti anche se, a dire il vero, non è esattamente piacevole vedere questo macchinario piazzato sul top della cucina. C’è da dire anche che pure in questo caso la compatibilità con i rubinetti non è sempre garantita.

Esistono poi dei filtri da installare sotto il lavandino. Stavolta i rubinetti non si intaseranno e la vostra cucina non sembrerà in perenne disordine. Certo: in cambio dovrete sacrificare un bel po’ di spazio utile a riporre detersivi, spugne et similia. Inoltre dovrete forare il lavandino o il top della cucina. Insomma: per la serie non si può avere tutto!

Scegliere i filtri per acqua di rubinetto: consigli utili

Una volta che avrete deciso quale tecnologia sfruttare, dovrete anche accertarvi che i filtri acquistati facciano effettivamente al caso vostro. Se necessario, verificate perciò la compatibilità tra la loro filettatura ed il vostro rubinetto.

Qualora questa lasciasse a desiderare sappiate comunque che in commercio esistono degli appositi adattatori. Tenete presente anche la disponibilità e la reperibilità di pezzi di ricambio. Come abbiamo detto, qualsiasi sistema necessiterà prima o poi di una sostituzione delle parti. Tale operazione andrà in media eseguita ogni 2 o 3 mesi.

Un buon criterio selettivo  è anche la capacità di filtraggio espressa in litri: non scendete mai al di sotto della soglia dei 500/600 litri. Valutate infine cosa il sistema elimina dall’acqua: ovviamente sarebbe bene che la depurasse da batteri, metalli pesanti, calcare, pesticidi e sostanze tossiche in genere. Non è un bene quando il dispositivo priva l’acqua di sali minerali utili al mantenimento di uno stato di salute ottimale. Ma questo lo sapete già.

Infine tenete presente la necessità di montare dei filtri per acqua di rubinetto anche in bagno. Ciò perché si presuppone che laviate lì i vostri denti. Chiaramente in questo ambiente della casa potreste essere costretti a rivedere le scelte fatte ad esempio in cucina. Insomma: a voi tutte le valutazioni del caso.

Cosa succede bevendo acqua non filtrata e non depurata?

Bere dell’acqua non filtrata e non depurata è da folli. Sono infatti tantissime le ripercussioni fisiche che possono derivare da questa scelta sbagliata. Vogliamo perciò aprirvi gli occhi: considerate innanzitutto che i filtri non possono fare magie.

Se insomma la vostra acqua è di per sé contaminata non basterà questo dispositivo a renderla potabile. In linea di massima infatti un buon sistema di filtraggio migliora la qualità dell’acqua del 20% circa. Ecco perché in apertura vi abbiamo suggerito di far comunque controllare periodicamente le vostre tubature e la vostra acqua.

Ma rispondiamo alla domanda principale: cosa succede all’organismo bevendo dell’acqua insalubre? Innanzitutto si potrebbe sviluppare un cancro, così, tanto per gradire. Pare infatti che molti acquedotti, costretti per legge a depurare le loro acque, ricorrano al cloro. Quest’ultimo è sì un disinfettante efficace, ma non andrebbe ingerito. C’è poi il pericolo di un avvelenamento da piombo. Esso si traduce in danni al sistema circolatorio, ai reni ed addirittura alla mente.

I più vulnerabili in tal senso sono i bimbi e le donne in stato interessante. Insomma: alla luce di ciò non possiamo che suggerirvi di ricorrere ai filtri soltanto se siete sicuri di poter effettivamente lavorare su un’acqua già di per sé tendenzialmente sana, diversamente meglio bere acqua minerale. Per fugare ogni dubbio, fate controllare quello che esce dal vostro rubinetto prima e dopo aver installato i dispositivi qui in esame ed agite sempre con estrema prudenza. Alla salute!