Motosega a batteria: trucchi e consigli per scegliere la migliore

La motosega a batteria è uno degli attrezzi imprescindibili per la cura del giardino e del frutteto. Grazie a tale strumento potrete ad esempio tagliare della legna,  eliminare dei rami dai vostri alberi o rendere un po’ più ordinati i cespugli. Vediamo di conoscere un po’ più da vicino allora questo utile strumento.

Migliori motoseghe a batteria in commercio

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Motosega a batteria: perché sceglierla?

Come abbiamo accennato e come sicuramente saprete già in commercio esistono parecchie varianti di motoseghe. Ciascun modello ha ovviamente caratteristiche proprie che rendono il prodotto più o meno adatto ad assolvere ad un certo numero di funzioni. La domanda a questo punto sorge perciò spontanea: perché scegliere proprio una motosega a batterie per occuparsi del giardino o del frutteto di casa? Perché lavorare nei boschi utilizzando questo e non altri attrezzi?

Beh, la risposta a tali interrogativi è abbastanza semplice. Innanzitutto non vi sarà difficile riconoscere che l’assenza di filo permette di lavorare in condizioni di maggiore sicurezza. Rischiare di continuo di inciampare in un cavo elettrico non è l’ideale, specialmente quando si ha una motosega per le mani. D’altro canto l’assenza di fili permette anche di muoversi con maggiore libertà tra alberi et similia, raggiungendo distanze considerevoli dall’ultima presa disponibile nei dintorni. Ma non è ancora tutto.

Una motosega a batteria non inquina e difficilmente potrà ingolfarsi: ciò perché non sfrutta l’azione dei carburanti. In linea di massima poi si tratta di un attrezzo molto semplice da utilizzare oltre che particolarmente maneggevole. La manutenzione da riservare a tale oggetto infine è praticamente nulla. Insomma: che altro pretendere da un semplice utensile per il giardinaggio?

Motosega a batteria: qualche svantaggio

Non è tutto oro ciò che luccica, lo sappiamo bene. Utilizzare una motosega a batteria piuttosto che altre varianti dello stesso prodotto implica infatti anche andare incontro a qualche piccolo svantaggio. Sia chiaro: niente di irrisolvibile e niente di trascendentale, ma è comunque bene avere le idee chiare in proposito.

Innanzitutto sappiate che optando per questa soluzione dovrete rinunciare a qualcosa in termini di potenza, ma non si tratterà di un grosso sacrificio. D’altra parte per livellare siepi e rovi non avrete di certo bisogno di chissà quale forza bruta. Ricordatevi che comunque potrete tagliare tronchi e rami quindi di certo non avrete per le mani un giocattolino!

Un altro piccolo handicap risiede poi nella necessità di dover periodicamente ricaricare la batteria. Chiaro è insomma che vi sarà utile a questo proposito programmare le vostre ore in giardino in modo da potervi garantire il massimo dell’autonomia ed il numero minimo di interruzioni forzate. Ciò significa magari lasciare in carica la pila durante le prime ore del mattino in modo da poter lavorare serenamente il pomeriggio.

Come funziona una motosega a batteria?

La motosega a batteria è uno degli attrezzi per il giardinaggio di più semplice concezione. In poche parole, dopo aver avviato il sistema, il motore inizierà a roteare. Il suo movimento scatenerà la reazione di una catena dentata che, appoggiata sulle superfici, potrà tagliarle o inciderle. Il blocco del sistema avverrà mediante un tasto di spegnimento. A fine operazione sarà chiaramente necessario valutare lo stato di carica delle batterie.

Scegliere la giusta motosega a batteria

Detto ciò, cerchiamo di individuare le caratteristiche ideali della perfetta motosega a batteria. Con la speranza di potervi essere utili per i vostri futuri acquisti, abbiamo pensato di stilare una lista delle discriminanti da tenere in considerazione al momento della scelta.

La batteria: le tecnologie tra cui spaziare

Chiaro è che una delle prime caratteristiche di cui tener conto quando si sceglie una motosega a batteria è proprio la batteria. I prodotti di più recente concezione, ed in parte anche i migliori, sfruttano l’azione di pile agli ioni di litio. Queste ultime offrono al cliente la più alta densità di energia possibile: in poche parole a fronte di un peso minimo si avrà una potenza massima.

Non è un caso che la stessa tipologia di batteria venga utilizzata nei nostri smartphone e che il peso di questi ultimi negli anni si sia sensibilmente ridotto. Tale tecnologia non richiede poi chissà quale manutenzione: a differenza di altre tipologie di pile infatti non sarete tenuti a scaricare la batteria prima di ricaricarla. Inoltre l’autonomia delle varianti al litio è sensibilmente più alta rispetto alle altre possibili opzioni.

Tuttavia, lo dicevamo già prima, non è tutto oro quello che luccica. Un handicap legato all’uso di questa tecnologia risiede infatti nel rapido deterioramento delle pile: nell’arco di 5 anni dal primo impiego, queste dovranno essere immancabilmente sostituite. Inoltre le batterie al litio mal sopportano i surriscaldamenti.

Un’alternativa a quella appena proposta è ancora oggi costituita dalla variante nichel cadmio. Si tratta delle vecchie pile, quelle capaci di assicurarci un buon rendimento a fronte di una spesa minima. Questa tecnologia permette una ricarica veloce, ma lavora sempre a bassa potenza.

Inoltre sfrutta delle componenti altamente tossiche che, oltretutto,  rendono il prodotto soggetto all’effetto memoria. In poche parole perciò scegliendole inquinerete, spenderete di più perché costretti a sostituire spesso le pile, e potrete ricaricare le batterie soltanto dopo aver provveduto al completo scaricamento delle stesse. Una bella scocciatura insomma!

Le nichel metal hydride somigliano davvero molto al modello appena descritto. Hanno però una maggiore densità energetica e sono un po’ più attente all’ecologia. Tra l’altro non risentono del fastidioso effetto memoria, o almeno non troppo. Questo tipo di batteria presuppone però tempi di autoscaricamento molto veloci. Ci pare ovvio a questo punto che il nostro suggerimento possa essere quello di orientarsi sulle batterie al litio.

La potenza: il voltaggio raccomandato

Importantissimo è anche valutare la potenza della vostra futura motosega. Normalmente questo valore si attesta sui 36 V, ovviamente erogabili nel momento in cui le batterie raggiungono l’apice della loro carica. Utilizzando l’attrezzo infatti il suo brio, per così dire, sarà inevitabilmente destinato a diminuire.

Attenzione poi ad un piccolo particolare: valutate tanto la potenza in sé e per sé dell’apparecchio quanto la sua potenza nominale. Per essere più chiari: tenete conto sia del voltaggio che del wattaggio della motosega. Sappiate però che quest’ultimo misura più che altro lo sforzo massimo compiuto dallo strumento e non si riferisce quindi ad un valore costantemente mantenuto nel tempo.

Le dimensioni della barra guida

Permetteteci di darvi un consiglio un po’ più tecnico: tenete in considerazione prima di acquistare la vostra motosega lo status della barra guida. Quest’ultima altro non è che la parte della scocca su cui scorre la catena. La sua funzione è quella di realizzare il taglio. La lunghezza di una barra guida, non sono in molti a saperlo, è in qualche modo proporzionale alla potenza sviluppata dal motore dell’elettrosega.

L’efficienza della motosega a batteria

Quando si compra una motosega a batteria sarebbe bene valutarne l’efficienza. Essa vi verrà in qualche modo suggerita dalla sommatoria di diverse discriminanti. Un prodotto capace di mantenere una certa autonomia di carica, dotato di parti di ricambio che ne prolunghino il monte ore di utilizzo e capace di ricaricarsi rapidamente sarà sempre preferibile rispetto ad altre soluzioni.

L’autonomia d’azione

Abbiamo qui e là parlato della capacità di autonomia delle batterie. Bene: non tutti i prodotti sono in tal senso uguali. Sappiate che ancora una volta non possiamo che tessere le lodi delle pile al litio: queste vi assicureranno dai 40 ai 60 minuti di azione ininterrotta. Poi, una volta scariche, torneranno operative in un’ora circa. Giusto il tempo di riposarvi un po’…

La capienza del serbatoio

L’elettrosega a batteria, ormai lo sapete, è un utensile tutto sommato ecologico. Questo significa che non sfrutta per agire l’azione del carburante. Nel serbatoio quindi dovrà essere contenuto soltanto del lubrificante da utilizzare per la manutenzione della catena. Se vorrete garantirvi in tal senso un po’ di autonomia, non comprate mai prodotti la cui capacità del pozzetto scenda al di sotto dei 200 millilitri.

Sappiate inoltre che gli articoli migliori sfruttano una lubrificazione automatica: non spetterà a voi perciò impiastricciarvi di olio e trattare la catena. Tutto quello che dovrete fare insomma è soltanto tenere pieno il serbatoio. Riflettete poi su un piccolo particolare: scegliere un prodotto capace di oleare autonomamente i suoi ingranaggi non significa soltanto avere meno fastidi, ma anche lavorare al meglio.

Tante volte infatti non ci si accorge subito della mancata lubrificazione della catena e si incontrano delle difficoltà nell’esecuzione di alcune operazioni. Inoltre non toccare con le proprie mani la parte tagliente di una sega è di certo una scelta saggia, soprattutto in termini di sicurezza.

La velocità ed il numero di giri al minuto

Maggiore sarà la velocità con cui una sega è capace di agire e più rapidamente si eseguirà il taglio. Questo significa che finirete di dedicarvi alla cura ed alla manutenzione dei vostri spazi verdi in tempi decisamente più rapidi. La velocità, almeno per quanto riguarda questo tipo di utensile, si misura in giri al minuto. Vi suggeriamo di non scendere mai al di sotto degli 11 m/s.

La sicurezza prima di tutto

Comprare un attrezzo come l’elettrosega, può significare esporsi a potenziali pericoli. Per questo motivo sarà bene valutare sempre se il vostro futuro acquisto è munito o meno di dispositivi di sicurezza. In particolare scegliete di acquistare qualcosa che possa proteggervi da un eventuale contraccolpo.

Non devono poi mancare il freno a catena né tanto meno i pulsanti di accensione e spegnimento veloce. Grazie al sistema antivibrazione ed al fermacatena poi potrete eventualmente bloccare all’istante la motosega, soprattutto se dovesse attivarsi accidentalmente. Comprate inoltre prodotti muniti di coprilama: in questo modo eviterete problemi anche durante la fase di trasporto.

Un’ ultima precisazione: quando parliamo di sicurezza è sempre bene essere pignoli. Maneggiare una motosega del resto non è esattamente un’attività esente da rischi. Vi consigliamo perciò di farlo indossando degli abiti adeguati. Immancabili nel vostro kit da giardiniere dovranno perciò essere i guanti, gli occhiali protettivi e le cuffie paraorecchie.

La facilità di impiego

Una motosega, per definizione, deve essere leggera e maneggevole. D’altro canto se non fosse così fatichereste alquanto a raggiungere i rami più alti del vostro albero ed a tagliarli in maniera netta e precisa. E che dire della possibilità di sorreggere l’attrezzo mantenendo per lungo tempo delle posizioni innaturali? Appare chiaro anche in questo caso che un buon attrezzo vi metterà nelle condizioni di manovrare il sistema con una certa facilità.

Questo significa che il peso del prodotto si aggirerà sui 5 chili. Vi suggeriamo comunque di optare per qualcosa di proporzionato alla vostra mole. Se pesate poco, valutate perciò l’acquisto di un marchingegno più leggero, diversamente, se il gioco dovesse valere la candela, non abbiate paura di scegliere un’elettrosega un po’ più solida.

I materiali

Attenzione soprattutto ai materiali utilizzati per le impugnature. Com’è facile immaginare queste dovranno essere ergonomiche ed antiscivolo. La soluzione migliore è optare in questo caso per il viscolax o, in alternativa per il buon vecchio neoprene. Queste sostanze infatti non soltanto migliorano il grip della mano, ma attutiscono significativamente le vibrazioni prodotte dal motore, rendendo più semplice e sicuro maneggiare l’attrezzo.

Ciò vi servirà a ridurre il rischio che l’oggetto in funzione scivoli dalle mani o che dei fastidiosi formicolii vi facciano perdere il controllo della situazione. Per quanto riguarda la scocca invece questa sarà sempre realizzata in plastica rigida. Le lame infine dovranno essere trattate per poter resistere all’azione di agenti esterni.

Molti alberi, ad esempio, sono ricchi di resina o sostanze collose. Per questo motivo le parti taglienti dovranno essere realizzate in materiali che permettano il loro scivolamento. Tra l’altro le stesse porzioni dell’attrezzo saranno anche soggette a numerose sollecitazioni meccaniche. Ecco perché si sceglie in genere di realizzarle in metallo.

Gli accessori inclusi o da includere nella confezione

Per quanto riguarda gli accessori fate in modo di non acquistare mai un prodotto sprovvisto di coprilama o di pacco batteria. Nel primo caso, come abbiamo visto, potrete tutelare la vostra sicurezza e quella dei vostri cari. Nel secondo vi risparmierete una bella noia.

Se nel package non è inclusa la batteria con relativo caricabatterie, dovrete infatti provvedere subito all’acquisto in separata sede. Questo significa che sarete costretti a cercare dei prodotti perfettamente compatibili con la vostra macchina e, all’atto pratico, a spendere un po’ di più.

Vi consigliamo semmai di acquistare un pacco batteria aggiuntivo, soprattutto nel caso in cui sapete già di dover lavorare su grandi estensioni: potrete evitare così di interrompervi ogni qualvolta sarà necessario ricaricare le pile. Tra l’altro, nel caso in cui queste dovessero improvvisamente dare forfait, avrete modo di far fronte all’emergenza. In poche parole vi sbrighereste prima e, anche in caso di imprevisti, vi complichereste un po’ meno la vita…

Il prezzo della motosega a batteria

Ma quanto costa una motosega a batteria? Beh, molto dipende ovviamente dal prodotto che deciderete di acquistare. Inoltre scegliendo di comprare online potrete magari risparmiare qualcosina o, a parità di budget investito, comprare un prodotto di fascia appena più elevata. In linea di massima comunque sappiate che un articolo basic avrà un prezzo pari ad un centinaio di euro o giù di lì.

Per un top di gamma sarà invece necessario sborsare una cifra tre volte superiore. Tuttavia si tratta di un buon investimento. La vostra motosega a batteria avrà infatti più possibilità di durare nel tempo e di garantirvi dei risultati apprezzabili. Tra l’altro spendere un po’ di più può voler dire anche comprare un prodotto meglio accessoriato e più sicuro da utilizzare. Trattandosi inoltre di una spesa una tantum il nostro consiglio è quello di orientarsi a priori sui top di gamma.