Lo scaldabagno elettrico a basso consumo è un apparecchio che permette di usufruire all’occorrenza di acqua sanitaria tiepida o calda. Questo elettrodomestico, noto anche come boiler o scaldacqua, va però scelto con una certa oculatezza.
Al giorno d’oggi infatti in commercio esistono tante variazioni sul tema, tante proposte che possono mettere un po’ in crisi i meno ferrati sull’argomento. E allora? Beh, e allora non è certo il caso di scoraggiarsi: nelle prossime righe cercheremo di farvi un quadro esaustivo della questione e, perché no, di suggerirvi qualche linea guida utile per l’acquisto di un nuovo apparecchio. Buona lettura!
Migliori scaldabagni elettrici in commercio
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Scaldabagno elettrico a basso consumo: il principio di funzionamento
Il principio di funzionamento su cui si basa uno scaldabagno elettrico a basso consumo è tutto sommato abbastanza semplice. Il boiler, alla fin fine, può essere considerato infatti come una sorta di serbatoio. Dentro l’apparecchio le tubature convogliano dei quantitativi più o meno importanti di acqua che il sistema riscalda secondo le esigenze dell’utente.
Le temperature raggiungibili oscillano infatti dai 35 ai 60°C. Il processo riscaldamento dell’acqua avviene grazie alla presenza di apposite resistenze elettriche. Ogni qualvolta il prezioso liquido scende al di sotto di una certa temperatura, le suddette resistenze si riattivano riportandolo sui valori richiesti.
Una curiosità: per ridurre i consumi ed evitare di riscaldare 100 litri di acqua quando magari ne servirebbero appena una ventina, alcuni apparecchi di ultima generazione vengono realizzati in modo da contenere due diverse caldaie. Il sistema lavorerà così molto più velocemente e rispettando ambiente e portafogli. Normalmente questo tipo di apparecchio trova alloggio in bagno in modo da agevolare il funzionamento della macchina.
Perché acquistare uno scaldabagno elettrico a basso consumo?
Acquistare uno scaldabagno elettrico a basso consumo ha indubbiamente i suoi vantaggi. Il primo tra tutti è sicuramente l’estrema facilità di installazione del dispositivo: questo apparecchio infatti potrebbe tranquillamente essere montato da chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la cassetta degli attrezzi.
Certo, la prudenza non è mai troppa, soprattutto se non si è dei maestri nell’arte del bricolage. In questi casi è sempre meglio perciò ricorrere ad un tecnico: l’operazione così sarà ancora più rapida ed indolore.
Una volta installato e messo in funzione, l’elettrodomestico qui in esame non ha praticamente bisogno di manutenzione e revisioni: un po’ come accade con il frigorifero o con il forno. Si tratta infatti di un apparecchio in tutto e per tutto indipendente che per funzionare non necessita di combustibili o di operazioni particolarmente complesse. Tanta semplicità di gestione si traduce poi anche in una lunga aspettativa di vita.
Non è un caso infatti che simili elettrodomestici vengano in media garantiti dai produttori per lustri o addirittura per decenni. C’è poi un altro particolare di discreta importanza da tenere in considerazione: acquistare uno scaldabagno elettrico a basso consumo non è di certo oneroso.
Perché non acquistare uno scaldabagno elettrico a basso consumo?
Ogni medaglia ha però il suo rovescio e l’acquisto di uno scaldabagno elettrico non fa di certo eccezione. Sappiate infatti che questi apparecchi, per quanto pratici, facili da utilizzare ed economici, non sono di certo amici della natura. La mole di risorse necessarie per garantire il corretto funzionamento di tale elettrodomestico può essere notevole, soprattutto se esso viene utilizzato senza attenersi ad un preciso modus operandi.
C’è poi da dire che anche i costi in bolletta potrebbero essere notevoli, in particolar modo se non si ha l’abitudine di utilizzare lo scaldabagno nelle ore meno costose della giornata o se si acquista un prodotto più o meno sovradimensionato.
Tuttavia la tecnologia in tal senso sembra aver fatto passi da gigante. Notate infatti che in questo paragrafetto abbiamo parlato soltanto di semplici scaldabagni elettrici e non di quelli a basso consumo. Questa variazione sul tema corregge decisamente il tiro permettendo di ridurre notevolmente consumi e sprechi. Attenzione però: la situazione, grazie ai progressi tecnologici di cui sopra è migliorata, ma non è ancora idilliaca. Fate quindi a tal riguardo tutte le valutazioni del caso.
A chi è consigliato l’uso dello scaldabagno elettrico a basso consumo?
In linea generale possiamo dire che l’uso dello scaldabagno elettrico a basso consumo può essere consigliato un po’ a chiunque. Non esistono infatti controindicazioni di sorta legate al suo impiego e l’apparecchio è, non a caso, diffusissimo tra i consumatori. Alcune categorie però potrebbero ricavare maggiori vantaggi dall’uso di questo strumento piuttosto che da elettrodomestici similari.
In particolare tale affermazione si adatta a chi è in cerca di un sistema di riscaldamento per l’acqua sanitaria da utilizzare occasionalmente nella casa delle vacanze. La stessa affermazione è valida anche nel caso in cui l’apparecchio non debba provvedere a soddisfare le esigenze di una famiglia numerosa o venga magari utilizzato soltanto per fornire tutti i confort necessari nel bagno degli ospiti. Uno scaldabagno elettrico a basso consumo inoltre può rappresentare un validissimo supporto per caldaie precedentemente installate in casa.
Scaldabagno a gas vs scaldabagno elettrico a basso consumo
Prima di mettere mano al portafogli o di cliccare su “aggiungi nel carrello” vi consigliamo di valutare se nel vostro caso non sia preferibile acquistare un prodotto a gas piuttosto che un marchingegno elettronico. Chiaramente a distinguere un elettrodomestico dall’altro è innanzitutto il criterio di alimentazione. Se nel caso di un apparecchio a gas ci si avvale di GPL o metano, nell’altro caso serve necessariamente la corrente elettrica.
Bene: diciamo subito che il gas, in tutte le sue varianti per uso domestico, è sicuramente più economico. Tuttavia, per poter utilizzare un dispositivo così alimentato è necessario installare in casa un apposito impianto dotato anche di specifici tubi di scarico. I lavori murari, come sappiamo tutti, non sono mai economici e spesso comportano anche una lunga serie di fastidi e disagi. Tra l’altro, soprattutto se la casa non è vostra ma è in affitto, sarebbe meglio lasciar perdere a priori: non si sa mai.
C’è poi da dire che qualunque elettrodomestico funzionante a gas abbiate in casa fareste bene a sottoporlo periodicamente a manutenzione e controllo. Il rischio è infatti che i fumi prodotti possano non defluire correttamente rendendo la vostra abitazione pericolosa da vivere. Inoltre il gas cittadino, purtroppo, non è ancora capillarmente diffuso nel nostro paese.
A fronte di un consumo sicuramente più elevato quindi lo scaldabagno elettrico risulta un po’ più pratico da montare, installare e gestire. In sostanza perciò potremmo dire che, vivendo in una casa già dotata di tutti gli impianti di cui sopra, fareste forse meglio ad optare per uno scaldabagno a gas. Diversamente sarebbe il caso di propendere per la variante elettrica.
Scegliere uno scaldabagno elettrico a basso consumo
Vediamo adesso di capire quali siano le caratteristiche che distinguono uno scaldabagno elettrico a basso consumo da altri apparecchi similari. Cerchiamo poi di individuare anche le qualità che possano fare la differenza tra un apparecchio di fattura mediocre ed un top di gamma. Nelle prossime righe, per aiutarvi a venire a capo dei suddetti problemi, troverete una lista di criteri guida all’acquisto o alla valutazione del prodotto.
La capacità
Prima di acquistare uno scaldabagno elettrico a basso consumo sarebbe bene avere le idee chiare sulla capacità che dovrebbe avere il suo serbatoio. In commercio esistono prodotti di piccole, medie e grandi dimensioni. Per potervi barcamenare al meglio tra le varie opzioni dovrete innanzitutto rapportare la grandezza del serbatoio al numero di utenti abituali.
Dovete inoltre tener conto anche delle abitudini di ciascuno: una cosa è fare una doccia ed una cosa è concedersi un bagno caldo ogni sera, una cosa è lavare dei capelli corti, magari una sola volta a settimana, ed una cosa è mantenere pulite delle chiome impegnative. Considerate infine anche altre abitudini domestiche: lavate i piatti utilizzando l’acqua calda? Accendete il boiler a qualsiasi ora del giorno e della notte?
Bene: se i vostri consumi sono moderati vi consigliamo di orientarvi su un prodotto la cui capacità si aggiri sui 10/30 litri. Diversamente meglio optare per un 50/100 litri. Sappiate comunque che 10 e 100 litri sono rispettivamente le capacità minime e massime reperibili in commercio, almeno per quanto riguarda i prodotti ad esclusivo uso domestico e familiare. Sul mercato infatti, a voler essere proprio pignoli, esistono anche articoli capaci di contenere migliaia di litri di acqua. Ovviamente essi si addicono più che altro a strutture pubbliche o a complessi residenziali.
State attenti perciò alle sovrastime: comprare uno scaldabagno da 300 litri se in casa siete due potrebbe voler dire crearsi problemi pratici e sprecare denaro. Alcuni esperti suggeriscono quindi di stimare il fabbisogno medio quotidiano di acqua e di dividere poi tale valore per la costante 1,8.
Poniamo perciò il caso che in un giorno consumiate circa 260 litri di acqua. Dividendo 260 per 1,8 otterrete circa 144. Acquisterete perciò uno scaldabagno da 150 litri. Sarebbe questa infatti la “misura” più vicina alle vostre necessità.
Le funzioni anti spreco
Uno scaldabagno elettrico a basso consumo godrà sicuramente di alcune funzioni capaci di limitare i costi di gestione dell’apparecchio. Tra esse citiamo innanzitutto il timer. Quest’ultimo, fondamentale soprattutto nel caso in cui l’apparecchio abbia una capacità considerevole, permette di programmare l’avvio e lo spegnimento del sistema.
Ciò serve, non è difficile intuirlo, a limitare i consumi laddove la famiglia sia presente in casa soltanto in determinate fasce orarie. Inoltre è una gran bella comodità. Immaginate di rincasare a tarda sera dopo una spossante giornata di lavoro. Il vostro desiderio più grande, probabilmente, sarà quello di concedervi un bel bagno caldo, di addentare un boccone e di filare subito a letto. Se non dovrete perdere tempo aspettando che l’acqua si riscaldi, potrete realizzarlo nell’immediato: una vera goduria!
Utilissimo è infine il termostato che permette di impostare a priori la temperatura che l’acqua dovrà raggiungere senza quindi oltrepassare determinate soglie di guardia. In questo modo, soprattutto in estate, eviterete sprechi e consumi. Insomma: alla fine basta davvero poco per rispettare un po’ di più la natura e per garantirsi un certo risparmio in bolletta!
Le funzioni aggiuntive
Passiamo poi alle funzioni aggiuntive. Tra queste ci pare utile citare l’anti-congelamento, l’antiscottatura, l’anti-dry, l’anti legionella ed il controllo per la sicurezza. Nel primo caso lo scaldabagno entrerà in protezione non appena le temperature dell’acqua scenderanno al di sotto dei 5°C. In questo modo si eviteranno danni al sistema o ai tubi in generale.
L’antiscottatura funziona invece nel senso contrario: l’apparecchio si bloccherà in automatico una volta raggiunti i 100°C. Ma passiamo all’anti-dry. Esso fa in modo che l’elettrodomestico non entri in funzione nel caso in cui il serbatoio sia vuoto evitando così il surriscaldamento e generici danni all’apparecchio.
L’anti legionella serve poi a creare ambienti poco favorevoli alla proliferazione batterica. Questa funzione si avvierà nel momento in cui l’acqua presente nel serbatoio non verrà utilizzata per oltre una trentina di giorni diventando quindi stagnante. Il sistema di sicurezza infine disconnette lo scaldabagno dalla corrente elettrica non appena l’acqua raggiunge la temperatura richiesta.
Due parole meritano anche le funzioni eco ed autodiagnostica. Quest’ultima fa sì che in caso di malfunzionamento l’apparecchio si esamini da solo segnalando eventualmente il tipo di errore riscontrato e facilitando perciò le operazioni di riparazione. La funzione eco invece ottimizza i consumi basandosi su statistiche relative alle abitudini d’uso degli utenti.
La classe energetica
Al pari di tutti gli altri elettrodomestici che abbiamo in casa, anche lo scaldabagno elettrico a basso consumo può appartenere a diverse classi energetiche. Il suggerimento che vi diamo è di non scendere mai al di sotto della A+, anzi, se potete orientatevi su un A++ o, meglio ancora, su un A+++.
Ciò perché porterete a casa un prodotto capace di assicurarvi un livello crescente di prestazioni riducendo a priori i consumi. Certo: l’apparecchio da solo non può far magie: imparate perciò a combinare l’efficienza della classe energetica ad un preciso decalogo comportamentale volto a ridurre sprechi e consumi.
I materiali
Normalmente uno scaldabagno elettrico a basso consumo consta di un serbatoio costruito in metallo smaltato, soprattutto acciaio, ed avvolto da materiale termoisolante, di solito poliuretano espanso. Ottimi sono anche i serbatoi in vetroceramica. Chiaramente il metallo deve essere trattato in modo da resistere alla ruggine ed al calcare. Sappiate che non ci sono altre soluzioni possibili per garantire il buon funzionamento del prodotto. Diffidate perciò dalle variazioni sul tema.
Il design
Quando si parla di scaldabagno elettrico a basso consumo le opzioni in termini di design sono parecchie. Potrete optare, ad esempio, per un boiler compatto al punto da poter essere installato sotto il lavandino. Si tratta di prodotti la cui capacità si aggira di solito sui 10/30 litri e che quindi possono garantire acqua calda in caso di consumi occasionali e comunque per piccole operazioni (p.es. lavare i piatti).
Diversamente, come accennavamo prima, possono fungere da supporti per altri sistemi di riscaldamento idrico magari perché avete allargato casa o perché i tubi non possono raggiungere anche il cucinino che avete installato in veranda.
Se il mini scaldabagno non fa al caso vostro, potrete anche scegliere uno scaldacqua a sviluppo orizzontale o verticale. La capacità di questi sistemi oscilla di solito dai 50 ai 200/250 litri. Tali apparecchi poi sono molto accessoriati ma, veicolando grossi quantitativi di acqua, sono anche pesanti ed ingombranti.
Infine potrete optare anche per uno scaldabagno elettrico stabile, ovvero provvisto di basamento. In questo caso si va dai 50 ai 1000 e più litri di capacità cosa che, ovviamente, accresce la pesantezza e l’ingombro dell’elettrodomestico.
Il rapporto design-serbatoio
I vari design descritti, non è difficile immaginarlo, vanno chiaramente rapportati alle diverse capienze del serbatoio. Tanto per fare un esempio: non avrebbe senso produrre un apparecchio ultracompatto, un 10 litri, e collocarlo su una base stabile.
Di contro, un dispositivo da 300 litri di capacità non potrebbe certo stare appeso al muro in orizzontale o in verticale, ma necessita invece di una più solida base a terra. Insomma: il design in questo caso è in tutto e per tutto dipendente dalle caratteristiche tecniche dell’apparecchio.
In ultimo vogliamo sottolineare che dai 50 litri in poi l’ingombro dell’elettrodomestico diventerà notevole. Il consiglio che possiamo darvi è di scegliere allora un prodotto che possa essere collocato tanto in orizzontale quanto in verticale.
Potrete gestire meglio così gli spazi ed in caso di trasloco non avrete grossi problemi a riposizionare lo scaldabagno. Dal design dell’articolo può ovviamente dipendere la sua collocazione. In linea di massima questo dovrebbe essere comunque installato sempre nelle immediate vicinanze dei tubi in modo da sprecare meno elettricità.
La tipologia
Riconosciamo essenzialmente due diverse tipologie di scaldabagno elettrico a basso consumo: quella ad accumulo e quella istantanea. Nel primo caso, il più comune, l’acqua confluisce dentro il serbatoio per poi essere riscaldata. Nel secondo non sono previste caldaie. L’acqua sgorga infatti dal rubinetto alla temperatura desiderata in qualsiasi momento della giornata. Si rilevano però alcuni problemi con le variazioni della portata.
Il sistema istantaneo costituisce per certi versi una scelta antispreco capace di garantire, nonostante qualche piccolo difetto, delle alte prestazioni per giunta attenendosi ai principi della sostenibilità abitativa. I boiler appartenenti a questa categoria poi sono anche più facili da collocare in casa. Essi del resto si compongono soltanto di una serpentina che rileva il passaggio dell’acqua all’interno dei tubi e quindi entra in funzione al bisogno.
C’è da dire però che se da un lato questo sistema permette di consumare soltanto “on demand” e per quantità proporzionate alla destinazione d’uso, dall’altro l’istantaneità richiede una certa spinta energetica. In poche parole, almeno in percentuale, un impianto di questo tipo consuma più di uno scaldabagno elettrico a basso consumo. A voi tutte le valutazioni del caso.
La potenza
Scegliere bene uno scaldabagno elettrico a basso consumo significa anche valutare con attenzione il range di potenza entro cui mantenersi. Chiaramente, anche in questo caso, delle sovrastime faranno lievitare i costi in bolletta, mentre delle sottostime vi faranno all’atto pratico rimpiangere i soldi spesi. Insomma: in medio stat virtus.
Considerate perciò, ancora una volta, le abitudini famigliari ed il numero di inquilini presenti in casa. Valutate quindi anche il wattaggio erogato da contratto al vostro appartamento. Sappiate comunque che in linea di massima, per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti, l’apparecchio che acquisterete dovrebbe avere una potenza pari ad almeno 1000/1200 Watt.
Il display
I prodotti di più moderna concezione sono dotati di display. Questo accessorio vi consentirà di reperire in qualsiasi momento notizie specifiche relative alla temperatura dell’acqua o allo stato di funzionamento dell’apparecchio. Sul display inoltre troverete anche dei comandi utili a settare il prodotto ed ad evitare sprechi e consumi. In caso di assenza di monitor le stesse funzioni saranno chiaramente presenti su tastiere old style. I top di gamma sono inoltre dotati di telecomandi.
La resistenza
Attenzione alle resistenze interne. Se lasciate a diretto contatto con l’acqua esse rischiano di danneggiarsi velocemente. Ciò è vero soprattutto se nella vostra zona l’acqua è particolarmente dura. Sappiate tra l’altro che una resistenza incrostata dal calcare richiederà per lavorare in maniera efficiente un maggior quantitativo energetico.
La resistenza blindata, quella tradizionale per intenderci, può quindi essere sostituta da una resistenza in steatite, ossia posta all’interno di una sorta di involucro. Essa avrà sempre una maggiore aspettativa di vita.
Ed a proposito di calcare e di parti interne dello scaldabagno: verificate sempre sia presente un anodo di magnesio. Questo piccolo accorgimento permette di bypassare il problema della corrosione elettrochimica derivante dal surriscaldamento dell’acqua nonché dall’eccessiva durezza della stessa. L’impiego del dispositivo è raccomandato soprattutto nel caso in cui la vostra sia un’acqua decisamente calcarea.
Sicuramente utile è anche l’anodo al titanio o a corrente impressa che invece è capace di generare piccole scariche elettriche. Esse tengono lontane le particelle corrosive contenute nel calcare. L’anodo da inserire nello scaldabagno può infine essere ibrido, quindi formato da entrambi i materiali. Si tratta della soluzione migliore perché pensata per resistere ad ogni possibile elemento destabilizzante.
La sicurezza
Un buon apparecchio dovrà sempre possedere dei sistemi volti a garantire la sicurezza dell’utente. Tra questi citiamo i limitatori termostatici, ossia apparecchi che consentono di bloccare su una determinata temperatura il riscaldamento dell’acqua. Due parole merita anche il gruppo di sicurezza pensato per regolare la pressione interna del dispositivo.
Esso lascerà sfiatare lo scaldabagno nel caso in cui riscaldandosi l’acqua creasse eccessiva pressione all’interno del sistema. Utile è anche il raccordo elettrico, ossia un apposito interruttore salvavita. Servono inoltre a garantirvi tutta la sicurezza del caso anche la scelta di materiali adeguati, la presenza di tutte le funzioni sopra descritte e la conformità alle normative CE di settore.
I costi
Ma quanto costa uno scaldabagno elettrico a basso consumo? Beh, molto dipende ovviamente dalle caratteristiche intrinseche dell’oggetto, dalla sua capacità e dalla scelta di comprare online o in negozi dedicati. Anche marca e modello hanno ovviamente un loro peso nella determinazione del prezzo finale dell’oggetto.
In linea di massima perciò possiamo dire che un articolo di piccole dimensioni, da una decina di litri per intenderci, costerà 50/100 euro. Un boiler appena più capiente, sui 30 litri, richiederà un esborso compreso tra i 70 ed i 180 euro. Orientandosi su capienze maggiori ma comunque destinate ad un uso famigliare, tra i 50 ed i 100 litri, la spesa prevista starà nel range di 80/400 euro. Infine per un prodotto istantaneo l’esborso da sostenere sarà sempre stimabile tra le 70 e le 200 euro.
Stimare il fabbisogno idrico giornaliero
Per acquistare un prodotto che soddisfi le vostre esigenze, lo abbiamo accennato già altrove, sarà necessario stimare il vostro fabbisogno idrico giornaliero. Vi abbiamo anche suggerito di tenere conto delle abitudini e degli orari di ciascuno dei membri della famiglia o dei coinquilini in generale. Adesso però vorremmo essere un po’ più pratici.
Cominciamo col dire quindi che un bel bagno caldo richiede all’incirca un’ottantina di litri d’acqua, mentre per una doccia ne bastano appena (si fa per dire) 25. Chi lava ancora a mano i piatti sporchi consuma in media intorno ai 10/20 litri di acqua per sessione, mentre chi utilizza la lavastoviglie usa dai 20 ai 40 litri di acqua per carico.
Ad ogni sciacquone si utilizzano poi dai 3 ai 12 litri di acqua, mentre per lavare un’auto servono circa 200 litri di acqua. Insomma: cercando su internet troverete a tal proposito moltissime stime fondate. Mettetele insieme cercando di comporre la vostra giornata tipo e facendo quindi il conto del fabbisogno idrico giornaliero necessario alla vostra unità abitativa. Non dimenticate la calcolatrice!
Scaldabagno elettrico a basso consumo: ridurre i consumi
Anche se a basso consumo il vostro scaldabagno elettrico potrà richiedere meno risorse del previsto. Come? Beh, vi basterà mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo, come sapete già, dovrete cercare sempre di non sovradimensionare la vostra scelta e di installare gli apparecchi vicino al principale luogo di utilizzo. A tal proposito valutate anche se non sia il caso di installare un mini boiler sotto il lavello della cucina ed un dispositivo più efficiente in bagno o in lavanderia.
Quindi optate sempre per un elettrodomestico ben coibentato. In alternativa rivestite il dispositivo con una copertura termica isolante. Buona norma è poi evitare di collocare lo scaldabagno elettrico su pareti fredde ed umide o nelle immediate vicinanze di una finestra. Attenzione anche al settaggio: in estate vanno bene 35/40°C, in inverno bisognerà salire sino alla soglia dei 50/60°C. Provvedete poi ad installare sui rubinetti dei riduttori di flusso ed a scegliere dei soffioni a basso consumo per docce e vasche da bagno.
Altro utile accorgimento: valutate se tenere lo scaldabagno sempre acceso o se attivarlo al bisogno. Quest’ultima opzione è valida soltanto nel caso in cui utilizziate poco l’acqua calda e soprattutto nel caso in cui ne abbiate bisogno in momenti diversi della giornata. Magari, se vi riconoscete in questo quadretto, avvaletevi anche della funzione timer in modo da attivare il sistema quando l’elettricità ha costi inferiori.
Diversamente, anche se sembra paradossale, risparmierete tenendo l’apparecchio in funzione dalla mattina alla sera. Ciò perché ogni qualvolta lo scaldabagno sarà chiamato a riscaldare dell’acqua, piuttosto che partire da una temperatura ambiente, lavorerà sfruttando già temperature più elevate. Ciò basterà a rendere il lavoro dell’elettrodomestico meno dispendioso. Avete fatto tutto come vi abbiamo suggerito? Bene: sappiate che utilizzando tutti gli accorgimenti qui illustrati avete ridotto ulteriormente i consumi di un buon 40%!
Scaldabagno elettrico a basso consumo e detrazioni fiscali
Avete mai considerato l’idea di connettere lo scaldabagno con un impianto fotovoltaico? Facendolo potrete usufruire di una bella agevolazione fiscale. In poche parole lo Stato vi rimborserà il 65% dei costi riconducibili all’acquisto del vostro apparecchio e di quelli dovuti all’installazione dello stesso.
Produrrete insomma acqua calda in maniera sostenibile e risparmiando tanto sui costi in bolletta quanto su quelli di attivazione. La detrazione sarà facilmente ottenibile unendo tali lavori alla predisposizione di un impianto fotovoltaico.
Svuotare e pulire uno scaldabagno elettrico a basso consumo
Può capitare di trovarsi nella necessità di svuotare e pulire lo scaldabagno elettrico a basso consumo. Niente di più semplice. Procedete innanzitutto staccando l’interruttore elettrico generale. Fate altrettanto con l’interruttore dell’acqua. In alternativa a quest’ultima opzione, chiudete invece la valvola che mette in comunicazione l’impianto idrico con il vostro dispositivo.
A questo punto è importante che apriate un rubinetto del lavandino o un rubinetto dell’acqua calda in generale. In questo modo all’interno del boiler non si creeranno pericolose depressioni. Potete quindi aprire il rubinetto di svuotamento presente sullo scaldabagno. Attenzione: evitate di toccare l’acqua che sgorgherà dal sistema perché potrebbe essere davvero molto calda. Lasciate invece defluire il tutto sin quando non vi accorgerete che il serbatoio sarà completamente vuoto.
Procedete quindi risciacquando più e più volte con degli anticalcare. Portate a termine quest’operazione almeno un paio di volte all’anno. Il processo di svuotamento del dispositivo è utile in caso di manutenzione e pulizia dell’apparecchio.
Andrebbe eseguito inoltre quando si sa già a priori che per lunghi periodi nessuno metterà in funzione l’elettrodomestico. Un altro caso che richiede l’attuazione di questa procedura è quello in cui il boiler, lasciato in locali molto freddi, rischi di incappare in un congelamento interno dell’acqua contenuta nel serbatoio. Ghiacciandosi essa potrebbe spaccare il sistema e creare ingenti danni. Meglio prevenire che curare, no?