Stiratrice verticale a vapore: ecco qualcosa che potrebbe rendere meno noiosa (e stancante) la routine domestica. Grazie a questo apparecchio stirare sarà un’operazione decisamente più veloce. Inoltre potrete permettervi il lusso di lavorare anche sulle tende o le tovaglie senza per questo toglierle dalle finestre o dal tavolo. Non avrete nemmeno bisogno dell’asse da stiro, cosa che vi permetterà di ricavare un po’ di spazio in casa e, ancora una volta, di sveltire le operazioni.
E poi utilizzare una stiratrice verticale a vapore vi darà modo anche di sterilizzare i tessuti, di renderli puliti più di quanto già non siano. Volete saperne di più? Avete già deciso di concedervi questo piccolo lusso? Continuate nella lettura del nostro breve articolo: vi daremo qualche dritta per concludere il migliore degli affari!
Migliori stiratrici verticali a vapore in commercio
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Stiratrice verticale a vapore: un’invenzione dei giorni nostri?
Se pensate che la stiratrice verticale a vapore sia l’ultima diavoleria lanciata sul mercato dalle aziende attive nella produzione di elettrodomestici vi sbagliate di grosso. Questa geniale invenzione è da tempo immemore presente nelle lavanderie professionali, nelle stirerie e nelle sartorie di mezzo mondo. Insomma: se a casa sono secoli che sgobbate sull’asse da stiro, qualcuno in gran segreto aveva la soluzione ai vostri problemi e… se la teneva ben stretta!
Per fortuna le cose cambiano e, meglio tardi che mai, questa macchina ha finalmente debuttato anche sul mercato comune, quello a cui non hanno accesso soltanto alcune categorie professionali. Il risultato? Giubilo e goduria! Detto ciò però vorremmo precisare una cosa: le stiratrici a vapore che acquisteremo noi comuni mortali saranno sempre e comunque delle “versioni light”, delle varianti depotenziate rispetto a quelle professionali.
Ma queste versioni rivedute e corrette dell’attrezzatura standard di una lavasecco bastano a soddisfare pienamente tutte le nostre pretese e necessità. Insomma: stirare alla vecchia maniera è forse la più odiata delle faccende domestiche e qualunque cosa ci offra la possibilità di accantonare asse e ferro è sempre ben accetta!
Acquistare una stiratrice verticale a vapore: perché ne vale la pena?
Perché vale la pena di acquistare una stiratrice verticale a vapore? Beh, innanzitutto perché passare ore ed ore chine sull’asse da stiro non è sicuramente la vostra ambizione più grande. Ma del fatto che risparmierete tempo e fatica abbiamo già parlato. Abbiamo parlato anche del fatto che eliminando ferro ed asse da stiro guadagnerete un po’ di spazio in casa oppure ancora del potere igienizzante dell’apparecchio.
Ciò a cui non abbiamo prestato attenzione è la praticità di questo ritrovato della tecnologia. Avete presente quei tessuti tanto belli e tanto inclini a sgualcirsi? Solitamente sono gli stessi per cui impiegate olio di gomito in quantità nel tentativo di assicurarvi una buona piega. Eppure, basta trasportarli da una stanza all’altra per vanificare tutti i vostri sforzi.
Bene: stirando in verticale il problema non si pone nemmeno. Che si tratti di una tenda, di una camicia o di un paio di pantaloni, non sarete costretti a spostare niente e potrete evitare di perdere, anzi, di sprecare il tempo (oltre che di uscire dai gangheri).
Bisogna dire poi che questo tipo di trattamento ben si adatta ai tessuti più delicati, quelli che patiscono il contatto diretto con la piastra arroventata dei ferri da stiro. Ovviamente però dovrete direzionare il vapore sul capo di abbigliamento mantenendo una certa distanza. Questo apparecchio permette inoltre di eliminare dai tessuti degli odori sgradevoli.
Tra l’altro potrete utilizzare al volo l’elettrodomestico per dare una rinfrescata al vestito già stirato che avete deciso di indossare per uscire ed andare al lavoro. Ma volete sapere quale sia la cosa più bella? Per stirare la vostra biancheria non assumerete più posture scomode o scorrette che nel tempo diventeranno abituali e magari vi eviterete anche qualche brutto mal di schiena…
Stiratrice verticale a vapore: è tutto oro ciò che luccica?
No, purtroppo no. In linea di massima l’acquisto di questo apparecchio è più che consigliato a chiunque, ma ogni medaglia ha il suo rovescio. Sappiate infatti che molte stiratrici verticali a vapore non hanno un design tale da permettere il trattamento di tutti i possibili manufatti tessili che abbiamo in casa.
Ciò significa che in alcuni frangenti il getto di vapore diventa difficile da tenere sotto controllo. Tale particolare può rappresentare un problema quando ci si trova a stirare le punte delle tovaglie, i colletti, i polsini e via discorrendo. Tuttavia in commercio esistono macchine dotate di beccuccio direzionale. L’inghippo insomma è nella maggior parte dei casi risolvibile.
Dovete tenere conto però del fatto che, almeno per adesso, le case produttrici non hanno ancora trovato il modo di rendere quest’oggetto capace di agire su tutti i tessuti. Per tale motivo è importante operare delle scelte oculate e soprattutto non buttare via il buon vecchio ferro da stiro: ogni tanto potrebbe tornarvi utile (per la serie “A volte ritornano”)!
Come funziona una stiratrice verticale a vapore?
Niente di più semplice: vi basterà caricare dell’acqua, meglio se distillata, all’interno della caldaia, inserire la spina nella presa ed accendere il sistema. Ad un certo punto, possono volerci secondi o minuti, il liquido si sarà scaldato a sufficienza e la macchina sarà pronta ad agire. In questa fase il vapore formatosi defluirà attraverso un tubo che collega la caldaia all’erogatore.
Per stirare non sarà necessario poggiare gli indumenti o le stoffe su alcun tipo di supporto. Appendete invece i vestiti e girategli intorno lasciando andare il getto di vapore et voilà! Se potete, stando attenti a non bruciarvi, cercate di tenere i tessuti sempre ben tesi. Sappiate inoltre che, all’occorrenza ed a macchina spenta, potrete applicare al tubo di cui sopra delle speciali spazzole pensate per assolvere a diverse funzioni.
Come scegliere una stiratrice verticale a vapore?
Purché si sappia bene cosa acquistare, la stiratrice verticale a vapore non vi deluderà mai e non vi farà rimpiangere il denaro speso. Ma come si fa a sapere quali siano le caratteristiche che distinguono un buon prodotto da un elettrodomestico scadente e dozzinale? Beh, ci sono tanti modi per documentarsi: uno di questi è valutare l’apparecchio che si ha in mente di comprare tenendo in considerazione una lista di utili criteri di valutazione. Dove potete trovare questa lista? Esattamente qui sotto, nei prossimi paragrafi.
La tipologia
Non tutte le stiratrici verticali che troverete in commercio possono dirsi uguali. Cominciamo perciò a distinguere tra sistemi fissi e portatili. In quest’ultima categoria inseriamo, ovviamente, gli apparecchi caratterizzati da una certa maneggevolezza oltre che da un design particolarmente compatto e per questo adatto persino per il trasporto in valigia.
Ogni medaglia ha però un suo rovescio: a tanta praticità corrisponde infatti qualche piccolo inghippo. Innanzitutto uno stiratore verticale portatile avrà sempre potenza limitata e quindi una ridotta versatilità. Vero è però che hanno lo stesso problema un po’ tutti gli elettrodomestici che, in versione decisamente potenziata, ci portiamo in vacanza.
Del resto bisogna considerare anche che di sicuro una volta in albergo non trascorrerete le giornate stirando (ve lo auguriamo vivamente!): il vostro dispositivo servirà tuttalpiù quindi per dare una ripassata alla biancheria che avete in valigia e, sotto questo punto di vista, sarà perfettamente in grado di assolvere ai suoi compiti.
L’altra tipologia di stiratrici, quelle fisse, è sicuramente molto più potente rispetto a quella descritta. Anche il serbatoio della macchina è decisamente più grande, cosa che vi permetterà di stirare senza ricaricare di continuo la caldaia.
Le prestazioni in questo caso sono molto elevate, ben più alte di quelle garantite da un comune ferro da stiro. Chiaramente l’apparecchio è un po’ meno leggero e maneggevole rispetto alla versione baby a cui si fa riferimento appena qualche riga più su, ma vi consentirà di agire su una mole significativa di capi in tempi davvero molto rapidi.
La potenza
Strettamente connesso al punto precedentemente trattato è il concetto di potenza. Abbiamo visto che un prodotto da viaggio è in tal senso un po’ meno prestazionale, ma non abbiamo detto su quali valori deve aggirarsi il wattaggio di questo elettrodomestico per poter essere certi di ottenere dei buoni risultati. Beh, sappiate che una stiratrice verticale a vapore di buon livello avrà potenza compresa tra i 1500 ed i 2400 Watt. Ovviamente i gradini più bassi di questo range saranno occupati dai prodotti portatili.
Attenzione ad un piccolo particolare: scegliere un alto wattaggio significa impiegare modeste risorse energetiche ed in certi casi può voler dire anche dover aspettare qualche minuto perché l’acqua presente nella caldaia si riscaldi a sufficienza. Di contro vi darà modo di agire con efficacia su ogni tipo di piega e su un numero crescente di tessuti. Valutate perciò all’atto dell’acquisto anche questo aspetto-corollario del problema.
La sicurezza
I migliori modelli di stiratrice verticale a vapore sono dotati di appositi sistemi di blocco. Essi vengono utilizzati per impedire nell’immediato al vapore di continuare ad uscire dall’apparecchio e per evitare quindi di colpire accidentalmente “bersagli sensibili” quali tessuti non trattabili, mani distratte o musetti di animali domestici inopportunamente piazzatisi sulla traiettoria.
Questo dispositivo è molto importante perché per via delle temperature raggiunte dal vapore, ricordate che l’acqua bolle a 100°C, l’ustione cutanea in caso di contatto con i fumi è praticamente garantita.
Scegliete inoltre dei prodotti riportanti sempre il marchio CE sia sulla confezione che sulla scocca. Soltanto in questa maniera avrete la certezza di non esservi portati a casa una sorta di bomba ad orologeria, pronta ad esplodere da un momento all’altro a causa dei cattivi materiali impiegati per la realizzazione o della pessima fattura.
Un altro elemento che vi garantirà una certa sicurezza è poi l’impugnatura ergonomica ed antiscivolo. Pensate ad una situazione che, se dal tubo non uscisse vapore bollente ma acqua fresca, avrebbe del comico. Voi state stirando la vostra tenda appesa regolarmente alla finestra. L’erogatore vi scappa di mano e, nonostante i ripetuti tentativi, non riuscite ad afferrarlo.
Il getto si direziona in tutta la casa, ma mostra una certa preferenza per voi e per il vostro viso. Diciamo che non lo augureremmo al nostro peggior nemico! Da qui l’importanza dei materiali antiscivolo e delle impugnature ergonomiche.
Il quantitativo di vapore prodotto
In una stiratrice verticale a vapore, il vapore ha ovviamente un ruolo di una certa rilevanza. In particolare dovete sapere che un prodotto di buona qualità sarà in grado di sprigionare nell’aria almeno 50 grammi al minuto di acqua nebulizzata.
La sua azione peraltro dovrà essere continuativa. Se volete acquistare un apparecchio di fascia veramente elevata però orientatevi su qualcosa capace di produrre ancora più vapore: alcuni macchinari in commercio arrivano persino alla soglia dei 200 grammi al minuto!
La caldaia
Un bel serbatoio, discretamente capiente, vi permetterà di stirare più in fretta. Se la caldaia avesse dimensioni contenute infatti sareste costretti di continuo a staccare la stiratrice verticale dalla presa, ad aspettare che il sistema si raffreddi, a riempire nuovamente la caldaia e quindi ad attendere che l’acqua si riscaldi a sufficienza per poi riprendere a stirare. Capite bene che, soprattutto quando la mole di roba che vi attende è notevole, ciò significa perdere troppo tempo.
Meglio allora optare per un serbatoio che raggiunga almeno i 2 litri di capacità. Tale valore permette di ottenere circa un’ora e mezza di autonomia. Sappiate però che, come accennato in precedenza, operando questa scelta perderete qualcosa in termini di leggerezza e maneggevolezza. In ultimo, per completezza di informazione, sappiate anche che per ovvie ragioni le caldaie molto grandi possono essere parte soltanto delle stiratrici fisse.
L’ingombro
Dato che dovrete stirare in verticale tenendo in alto la bocchetta erogatrice del vostro elettrodomestico è ovvio che in qualche modo vi interesserà sapere anche quanto questo marchingegno possa pesare. Bene: state tranquilli perché nella peggiore delle ipotesi l’apparecchio non peserà più di 4 chili. Attenzione però: stiamo tenendo in considerazione anche le stiratrici verticali da appartamento, per così dire.
Queste in effetti avranno peso maggiore, ma dato che sono pensate per poter maneggiare soltanto la pistola, senza quindi sollevare il corpo macchina, il tetto massimo a cui fare riferimento restano comunque i 4 chili. In ogni caso, se sapete già che vi capiterà spesso di spostare la macchina dal salotto alla lavanderia passando ancora per la camera da letto, e così via scegliete un prodotto corredato da ruote.
Per quanto riguarda le dimensioni dell’apparecchio invece dovreste preoccuparvene soltanto se avete deciso di acquistare una macchina da viaggio. In linea di massima comunque, centimetro più centimetro meno, essa non supererà la grandezza di una bottiglia d’acqua. Relativamente alle stiratrici fisse invece l’opzione più gettonata prevede un buon 40 x 40 x 30 centimetri.
Il cavo ed il manico
Vi potrebbe capitare di utilizzare il vostro stiratore verticale per lavorare sulle tende. In quel caso, è ovvio, sarebbe utile poter disporre di un cavo elettrico discretamente lungo, per la cronaca non meno di 2 metri. Per lo stesso motivo, nel caso in cui sceglieste un ferro da stiro verticale ad uso domestico, accertatevi sempre che sia dotato di manico telescopico. Attenzione: per quanto bene isolato il cavo di cui sopra non dovrà mai entrare in contatto diretto con il vapore.
I materiali
Le case produttrici, almeno per quanto riguarda le stiratrici verticali a vapore, non sono prodighe di informazioni circa i materiali utilizzati per la loro realizzazione. In linea di massima comunque sappiate che le scocche sono costruite in plastica dura mentre i tubi sono rivestiti da materiali sintetici e termoisolanti. L’erogatore, nel caso in cui abbia una testina dotata di piastra forata, sarà lavorato invece in acciaio inossidabile.
I programmi
A seconda della stiratrice verticale a vapore che deciderete di acquistare potrete usufruire di un numero diverso di funzioni. Non tutti i programmi possibili sono perciò necessariamente disponibili sulla stessa macchina. Questo significa che dovrete scegliere la stiratrice verticale che vi offre più soluzioni o almeno quella che, pur non presentando tanta varietà, vi offre la possibilità di godere delle funzioni che più vi interessano.
Tra quelle che riteniamo più utili citiamo subito la regolazione della temperatura e del getto di vapore. Regolare la quantità di acqua nebulizzata prodotta può voler dire tarare l’apparecchio sul tessuto da trattare. A tale scopo è bene sottolineare che gli elettrodomestici migliori vi garantiscono la possibilità di muovervi almeno tra tre diverse opzioni. Il discorso è praticamente uguale nel caso della regolazione della temperatura.
Un’altra funzione utilissima è quella pensata per rilevare il prolungato inutilizzo dell’apparecchio acceso. Se insomma inseriste la spina nella presa e per un qualsiasi motivo foste costretti ad uscire in fretta e furia da casa, l’elettrodomestico finirebbe per spegnarsi da solo o, quanto meno, per andare in stand-by. Come potete capire si tratta di un programma utile a garantire un certo standard di sicurezza oltre che a ridurre i consumi.
Importante è anche il programma anticalcare. In questo caso l’elettrodomestico vi comunicherà se l’acqua presente nella caldaia è eccessivamente calcarea e se è giunto il momento di pulire il serbatoio. Apprezzatissima è infine la funzione 2 in 1, quella cioè che vi consente di volta in volta di decidere se utilizzare l’apparecchio per stirare in verticale o in orizzontale.
Gli accessori
Un buon corredo di accessori non può che rendere migliori le prestazioni di un oggetto. Ciò vale ovviamente anche nel caso della stiratrice verticale a vapore. Diciamo che questo apparecchio potrebbe essere arricchito da svariati gadget: ci limiteremo perciò ad elencare soltanto i più utili. Fanno sicuramente parte della lista le spazzole a vapore.
Esse, aventi forme e design differenti, possono essere utilizzate per eliminare dai tessuti dei pelucchi o per “pettinare” determinate stoffe (avete presente le coperte con frange di pelo? Ad esempio quelle). Loro gemella eterozigote, per così dire, è la spazzola per creare le giuste pieghe sui pantaloni o, volendo, sulle magliette.
A volte la casa produttrice potrà omaggiarvi anche di speciali gruccette pensate per appendere gli abiti da stirare e per far sì che essi ruotino attorno ad un asse improvvisato. In questo modo la stiratura risulterà più semplice e rapida.
Utile è poi il guanto isolante che proteggerà le mani degli utenti più distratti da un incontro-scontro con il getto di vapore: sapete bene che l’acqua nebulizzata raggiunge circa i 100°C e toccarla è un’esperienza tutt’altro che piacevole e salutare… In ultimo, soprattutto se avete deciso di acquistare una stiratrice da viaggio, accertatevi della presenza di una custodia, meglio se rigida. Salvaguarderete così l’apparecchio dalla polvere durante i periodi di inutilizzo e da urti o scossoni durante il viaggio.
Il costo
Quanto costa una stiratrice verticale a vapore? Di solito si va dai 25 agli 80 euro per un prodotto da viaggio, per poi raggiungere i 100 0 200 euro per un apparecchio ad uso domestico. Se poi volete acquistare un vero e proprio top di gamma preparatevi a spendere qualcosina di più: 400 o 500 euro dovrebbero bastare…
Prendersi cura della stiratrice verticale a vapore
Una volta acquistata una stiratrice verticale a vapore in qualche modo dovrete anche prendervene cura. Sappiate sin da subito che quest’oggetto può essere particolarmente delicato e che quindi avrà una lunga aspettativa di vita soltanto se “trattato bene”.
La prima cosa da fare per evitare problemi di sorta è quella di rimuovere dall’apparecchio ogni possibile residuo di calcare. Vi accorgerete che i tempi sono maturi per l’intervento nel momento in cui sulla biancheria stirata inizierete a notare piccole scaglie bianche o strisce marroncine.
Come procedere? Ci sono essenzialmente due modi di agire. Nel primo caso vi basterà miscelare all’acqua presente nel serbatoio delle parti di anticalcare specifico. In alternativa, per evitare noie, non utilizzate mai l’acqua corrente per riempire la caldaia, ma avvaletevi dell’acqua distillata (non demineralizzata: c’è una bella differenza!). Da un lato insomma un approccio curativo e dall’altro un approccio preventivo…
Badate poi a non introdurre mai nel serbatoio dell’apparecchio né amidi né generici disincrostanti né tanto meno acqua profumata. Ultimo consiglio: una volta che avrete finito di stirare ricordatevi sempre di svuotare la caldaia, soprattutto se sapete già che non utilizzerete l’apparecchio per un bel po’ di tempo.
Stiratrice verticale a vapore: un caso particolare
Abbiamo imparato a conoscere nel dettaglio la stiratrice verticale a vapore tanto nella sua variante fissa quanto nella sua versione da viaggio. Adesso vogliamo presentarvi però un caso particolare: quello dello stiratore verticale automatico. Si tratta di un prodotto affine da utilizzare perlopiù nel caso di magliette, felpe e camicie. Alcune versioni di questo particolare elettrodomestico però sono pensate anche per stirare i pantaloni, le gonne, i vestiti e persino le scarpe.
L’apparecchio in esame somiglia un po’ ad un manichino che vestirete con il capo da stirare. In pochi minuti i vostri vestiti potranno essere asciugati e stirati senza alcuno sforzo. Se necessario poi provvederete ad una ulteriore fase di stiratura mediante sistemi più convenzionali o tramite una stiratrice a vapore come quelle di cui abbiamo parlato sinora. Potrete anche utilizzare questo dispositivo per spogliarvi momentaneamente dei vostri abiti, concedervi una doccia, e quindi rimettere gli stessi vestiti. Non fa una grinza, vero?