
Il fiume Serio nasce da una sorgente situata all’altitudine di ben 2.583 metri s.l.m, nelle Alpi Orobie Bergamasche. Scorre interamente in Lombardia, attraversando le province di Bergamo e Cremona. È lungo circa 124 km, e affluisce nell’Adda in località Bocca di Serio a sud di Crema.
La portata media del fiume è di 20 m³/s, e il bacino idrografico si estende per circa 1.256 km². In località Valbondione sono situate le cascate del Serio, caratterizzate da un triplice salto per complessivi 315 metri: il più alto d’Italia e il secondo in Europa.
ETIMOLOGIA
Il nome “Serio” risale, probabilmente, all’epoca pre-romana e starebbe a significare flusso, corrente. Il nome latino del Serio era “Sarius”: in un prezioso documento datato 882 d.C. è ancora possibile leggere il nome “Sarrio” (Tertia pecia ubi dicitur Ad Sarrio apud ipso loco). L’alterazione dell’a in e, Sar-Ser, è normale per l’influsso della r, e risale al basso medioevo. Lo stesso toponimo entra poi in diversa misura nei nomi di alcuni paesi che attraversa (Cologno al Serio, Mornico al Serio, Orio al Serio, Seriate, Valle Seriana, Villa di Serio..). Prende il nome di Serio anche il principale canale derivato da fiume: Roggia Serio; i canali minori vengono invece denominati seriöle.
IL CORSO DEL FIUME
Il Fiume Serio scorre interamente in LombardiaLa sorgente del fiume si trova a circa 2.500 metri di quota in una zona ricca di laghetti e polle chiamata Passo del Serio situata tra il Monte Torena (2.911 m) e il Pizzo del Diavolo (2.926 m) nelle Alpi Oròbie bergamasche. È il lago Superiore del Barbellino a raccogliere le acque di diversi torrentelli, per poi riversarle in un vero e proprio fiume che percorre le province di Bergamo e Cremona fino all’Adda.
Nei primi chilometri del suo percorso forma i Laghi di Barbellino (Superiore e Inferiore) e attraversa località turistica di Valbondione, nel cui territorio sono localizzate le cascate del Serio: si tratta di un triplice salto per complessivi 315 metri, il più alto d’Italia e il secondo in Europa.
Nel 1931 nel luogo in cui sorgeva un piccolo lago naturale venne edificata una diga per la produzione di energia elettrica che ha interrotto il corso del fiume. Nel 1969 la diga aprì le sue barriere per far rivivere nuovamente la bellezza delle cascate. Da allora, con un accordo con l’ENEL, l’evento viene ripetuto cinque volte nell’arco della stagione estiva.
Lungo la Valle Seriana il fiume raccoglie le acque di numerosi affluenti come i torrenti Bondione, Fiumenero, Sedornia, Goglio, Acqualina, Ogna, Riso, Vertova, Albina, Lujo e Nesa; poi prosegue nella pianura bergamasca e cremasca. Lungo il basso corso del fiume, da Seriate fino alla confluenza nell’Adda, è stato istituito nel 1985 il parco regionale del Serio con una superficie di 7.750 ettari.
Nel corso dei secoli le sue acque sono state prelevate per usi domestici, agricoli e di forza motrice con derivazioni di rogge ed acquedotti. A partire dai primi decenni del XX secolo si è aggiunto quello per la produzione di energia idroelettrica.
LA LEGGENDA DELLE CASCATE
La leggenda della Cascata è una leggenda popolare legata all’origine delle cascate del fiume Serio.
La leggenda narra di una nobildonna innamorata di un pastore, il quale, a sua volta, amava un’altra ragazza. Un giorno la dama fece rapire la ragazza, facendola poi rinchiudere nelle segrete del castello che si trova sulle alture del Barbellino.
Il pianto della ragazza prigioniera fu talmente forte e disperato da trasformarsi in ruscelli e torrenti che travolsero ogni cosa, castello e dama compresi, modificando il paesaggio e creando il salto dove si tuffa il Serio.
FAUNA ITTICA
Le specie ittiche di questo fiume sono la trota (della varietà Fario e Iridea) e il salmerino (di Fonte e Alpino). Le Fario sono sia selvatiche che di allevamento, mentre le Iridea vengono gettate nel fiume soprattutto prima di gare di pesca organizzate. Il salmerino di Fonte è raro, mentre quello Alpino raggiunge spesso grosse taglie.